Stalking

Abbiamo visto che lo stalker è sicuramente una persona con disturbi della sfera affettiva relazionale, pensa di poter trarne beneficio solo dall’odio, dal risentimento professionale, dall’incapacità di non accettare di essere rifiutato. Spesso lo stalker è caratterizzato da un senso infantile di onnipotenza che trova un rinforzo positivo nelle emozioni legate alla caccia, ma soprattutto dall’angoscia che provoca nella vittima.

Muller e coll. (1999, cit.in Pentina 2005) hanno proposto cinque diversi tipi di molestatore:
- Il respinto: inizia la sua persecuzione dopo l’abbandono nel tentativo di riconciliazione, è mosso dalla vendetta. La vittima viene vissuta come una parte di se perduta, attivando una sorta di escalation.
- Il bisogno di affetto: è alla ricerca dell’amore o dell’amicizia, viene idealizzata è sopperisce al suo senso di solitudine. Il continuo rifiuto lo spinge a vederla come una persona crudele incapace di prestare ascolto.
- Il corteggiatore incompetente: caratterizzato dalla incapacità di relazionarsi con il partner, incapace di avere rapporti con l’altro sesso, in genere assertivo, crede di essere terribilmente affascinante , in realtà è opprimente. La vittima è solo un’ oggetto.
- Il risentito: il molestatore è convinto di aver subito un danno dalla vittima pertanto vuole punirla, trova piacere a torturarla.
- Il predatore: è alla ricerca di un rapporto sessuale con la preda,trova piacere nel voyeurismo, le sue difficoltà di socializzazione sono da ricondurre alla pubertà.