Radionuclidi dello iodio e loro radiofarmaci: aspetti fondamentali, normativi, metodologici e applicazioni biomediche
Produzione di radionuclidi emettitori di positroni
Per la produzione di radionuclidi emittenti positroni sono sufficienti ciclotroni a bassa energia che permettono di accelerare particelle a 11-17 MeV. Questi radionuclidi, avendo una breve emivita, devono essere prodotti nella sede di utilizzo. Tra essi ricordiamo: ossigeno -15 (T 1/2 = 2 min.), azoto -13 (T 1/2 = 10 min.), carbonio -11 (T 1/2 = 20 min.), fluoro -18 (T 1/2 = 110 min.). Quest’ultimo, avendo un’emivita di circa due ore può essere trasportato e usato ad una certa distanza dalla sede di produzione. Alcuni radionuclidi sono prodotti nel ciclotrone con una reazione diretta, altri sono prodotti indirettamente. Per es. lo iodio -123 viene prodotto dal tellurio -122, attraverso la produzione intermedia di xenon -123 che poi decade a iodio -123. Lo iodio -131 (131 I) è un radioisotopo importante dello iodio. La sua emivita di decadimento radioattivo è di circa 8 giorni, in passato è stato utilizzato a scopo diagnostico e terapeutico; attualmente è impiegato solo per la terapia radiometabolica ed è stato sostituito dallo iodio -123 per gli impieghi diagnostici. Lo iodio -131 è un emettitore di radiazioni β- ad alta energia e di radiazioni γ con energia di 364 KeV; è prodotto da reattore nucleare. Gioca un ruolo anche come pericolo radioattivo tra i maggiori presenti nei prodotti della fissione nucleare (scorie radioattive), e costituisce uno dei principali fattori di rischio per la salute risultante dalle esplosioni nucleari endo-atmosferiche o derivanti da incidente che interessa le centrali nucleari. Questo perché lo iodio- 131 è uno dei prodotti principali della fissione dell’uranio, del plutonio e indirettamente del torio, ammontando a circa il 3% del totale dei prodotti di fissione. A causa del decadimento β -, lo iodio -131 è estremamente tossico perché provoca mutazioni e apoptosi cellulare, in quanto ha un’alta capacità di penetrazione nelle cellule e danneggia anche le cellule vicine fino ad alcuni millimetri di distanza. Per questo motivo, alte dosi di questo isotopo sono spesso paradossalmente meno pericolose rispetto a quelle basse, dal momento che tendono ad uccidere i tessuti tiroidei che altrimenti andrebbero incontro a mutazione e successiva trasformazione cancerogena come effetto della radiazione. Oggi in ambito terapeutico, si impiega lo iodio-131 in dosi piene per uccidere i tessuti bersaglio, evitando le piccole dosi. Quando lo iodio-131 viene somministrato per uso terapeutico, può essere rilevato con la gamma camera, dal momento che circa il 10% della sua energia e radiazione viene emessa come raggi γ. Dal momento che il 90% della radiazione (raggi β) causa danno tissutale senza contribuire alla capacità di rilevare e visualizzare l’isotopo, si preferisce usare altri radioisotopi dello iodio meno tossici, quando si richiede soltanto l’imaging nucleare.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Radionuclidi dello iodio e loro radiofarmaci: aspetti fondamentali, normativi, metodologici e applicazioni biomediche
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Pina Gomma |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master in Scienza e tecnologia dei radiofarmaci |
Anno: | 2011 |
Docente/Relatore: | Maurizio Speranza |
Istituito da: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 57 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi