Il doppio volto del progresso. Ruolo e funzione del sintetizzatore nel progressive rock
Primi passi verso il sintetizzatore
Facendo riferimento ai cambiamenti linguistici, stilistici e musicali avvenuti nella seconda metà del Novecento, va considerata la primaria importanza acquisita dalla strumentazione elettronica in ambito compositivo. La costruzione dei primi sintetizzatori ha rappresentato una parte importante, sia in campo musicale, sia per quanto riguarda le ricerche tecnologiche. La differenza tra gli strumenti elettronici a tastiera, come li conosciamo oggi, e i primi strumenti elettromeccanici capaci di emissione sonora generata da circuiti elettrici, viene rilevata in una serie di novità tecnico-costruttive che si sono evolute nell'arco complessivo di quasi due secoli.
Il percorso analitico successivo proporrà di illustrare e ripercorrere queste fasi, a partire dalle prime invenzioni per la produzione del suono con un sistema elettromeccanico, come il Musical Telegraph, il Telharmonium e l'organo Hammond, per poi giungere al momento in cui, utilizzando dei veri e propri dispositivi elettronici, furono introdotti i primi sintetizzatori analogici a tastiera: il primo fu l'Electronic Sackbut, il primo a sperimentare l'importante innovazione del Voltage Controlled, poi fu la volta dei sintetizzatori modulari, come il Mark II Synthesizer e il Moog Modular, e infine di quelli integrati, come il Moog Minimoog Model D, il VCS 3 e il VCS3 AKS e i modelli ARP, l'Odyssey e String Ensemble.
Il primo strumento progettato per trasmettere suoni musicali tramite fili elettrici nasce nel 1874 dall'invenzione di Elisha Gray; lavorando al progetto del primo telefono, egli scoprì che attraverso un circuito elettromagnetico vibrante era possibile controllare il segnale sonoro. The Musical Telegraph, questo il nome dello strumento, usava un principio elettroacustico che faceva vibrare una serie di ance in acciaio tramite scariche di corrente. La corrente modulata attraverso la vibrazione delle ance veniva poi trasmessa su una linea telefonica e amplificata attraverso un semplice altoparlante da lui costruito. In pratica Gray ideò un circuito elettromagnetico vibrante che utilizzava una serie di oscillatori a tono singolo con un'estensione di due ottave. Questo è il primo momento in cui si comincia a parlare di oscillatore che, secondo la definizione riportata nel New Grove, è un: «Electronic circuit that generates a single periodic waveform». [...]
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Il doppio volto del progresso. Ruolo e funzione del sintetizzatore nel progressive rock
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Benetti |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Musicologia |
Corso: | Musicologia |
Relatore: | Alessandro Bratus |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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