La filiazione nel diritto francese

Nel periodo antecedente la Rivoluzione Francese, in mancanza di una idonea disciplina, erano gli stessi giudici a stabilire la durata della gestazione e, di conseguenza se il concepimento fosse avvenuto in costanza di matrimonio; l'applicazione, non proprio imparziale, del diritto durante il periodo dell'Ancien Régime fece sì che la durata di alcune gravidanze coprisse un arco temporale addirittura superiore all'anno.

Per evitare il ripetersi di tali distorsioni, i redattori del Code Civile del 1804, avvalendosi di consulti medici, stabilirono una durata della gravidanza ricompresa tra i 180 ed i 300 giorni anteriori alla nascita (periodizzazione tutt'oggi utilizzata dal diritto civile).
Un ulteriore passo venne fatto con la riforma del diritto di famiglia del 1972, la quale affiancò alla presunzione di concepimento nei termini di cui sopra, un'ulteriore presunzione nota come "omni meliore momento" in base alla quale è consentito individuare, fatta salva ovviamente la prova contraria, la data precisa del concepimento purché compresa nel periodo legale di cui sopra, al fine di meglio soddisfare gli interessi del figlio, codificando in tal modo una consolidata giurisprudenza.

Attualmente la presunzione di concepimento in un determinato momento non riveste grande importanza stante l'avvenuta equiparazione nei diritti successori dei figli adulterini.