I limiti etici del mercato
Preoccupazioni etiche verso i mercati ripugnanti
Passando nello specifico alla monetizzazione di determinate transazioni ritenute ripugnanti, alcune preoccupazioni sono state espresse dalla letteratura che si occupa di etica dell'economia:
1) Oggettivizzazione: la paura che mettendo un prezzo su certi beni e comprandoli o vendendoli, questi potrebbero diventare beni di una categoria di oggetti impersonali, ai quali non dovrebbero appartenere.
La letteratura sociologica mostra come l'introduzione del denaro in alcune transazioni ha portato al cambiamento di molti tipi di relazioni sociali e dei loro significati. Ad esempio, molte persone considerano i compensi monetari per le donazioni d'organo qualcosa che può trasformare una buona azione in una cattiva. La preoccupazione è che la virtuosa donazione d'organo possa diventare un'immorale transazione commerciale, pensiero già espresso da Papa Giovanni Paolo II, che dichiarò in occasione del 18° congresso internazionale della società dei trapianti, come ogni prassi tendente a commercializzare gli organi umani o a considerarli come unità di scambio o di vendita, risulta moralmente inaccettabile, poiché, attraverso un utilizzo "oggettuale" del corpo, viola la stessa dignità della persona. La sua argomentazione si basava sul fatto che proprio la decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un'altra persona, conferisce valore etico all'atto. Creare un mercato monetario potrebbe spiazzare i gesti altruistici che non sarebbero più incentivati, riducendo l'offerta di reni trapiantabili, in particolare dei reni dei defunti. I malati terminali potrebbero in un possibile futuro, non ritenere più nobile la donazione, in presenza di un mercato d'organi legato al guadagno egoistico.
2) Coercizione: L'offerta di un pagamento monetario per alcune transazioni, potrebbe lasciare alcune persone, in particolare i poveri, esposti allo sfruttamento dei più ricchi. Continuando sul tema di avere compensi monetari per gli organi per i trapianti, si consideri come il denaro potrebbe agire come forza coercitiva nella vendita dei propri reni. Fox nel suo articolo "The Price Is Wrong: The Moral Cost of Living Donor Inducements" (2006), sostiene che i benefici economici potrebbero essere un fattore decisivo nella scelta solo per i poveri, in quanto per l'amministratore delegato di una ricca compagnia multinazionale, il compenso per un rene non potrebbe essere un forte incentivo al trapianto. Kahn e Delmonico, invece, nel loro articolo "The Consequences of Public Policy to Buy and Sell Organs for Transplantation" (2004), sostengono che sia anti etico spostare la tragedia da quelli che aspettano per gli organi in lista d'attesa a quelli che sono sfruttati nella vendita di essi. I partecipanti a basso reddito a determinate transazioni, potrebbero sentirsi costretti a partecipare. Per meglio comprendere questa argomentazione, si pensi ad un raccapricciante scenario potenzialmente raggiungibile con una legalizzazione della vendita dei reni, nel quale una buona parte degli abitanti dell'Africa vende un rene a uno statunitense o a un europeo.
3) Scivoloso pendio (slippery slope): preoccupazione meno articolata è che la monetizzazione di certe transazioni, che potrebbero esse stesse essere non oggettivizzabili, porterebbe la società a scivolare in un pericoloso pendio verso transazioni molto più ripugnanti di quelle di cui si discute. Si teme dunque un effetto a catena mostruoso (senso di mostruoso però soggettivo) che potrebbe portare, ad esempio, dalla legalizzazione della vendita di reni, alla cessione di un rene per ripagare i debiti.
4) Esternalità pecuniarie: La diffusione di transazioni eticamente condannabili, potrebbe portare svantaggi verso gli individui non sarebbero disposte ad accettarle. Seguendo il precedente esempio, la possibilità di cedere un rene per ripagare i debiti, potrebbe portare svantaggi verso chi non vorrebbe farlo.
L'apertura di un nuovo mercato potrebbe originare esternalità pecuniarie verso i "lati deboli" del mercato. In seguito verranno trattati nello specifico alcuni mercati che presentano questo rischio. Ad esempio si discuterà delle analisi di Basu, che sostiene che legalizzare i contratti di lavoro che consentono le molestie sessuali, porterebbe i lavoratori che non desiderano di essere parti di tali contratti, in uno svantaggio relativo allo status quo nel quale tali contratti sono illegali.
Questo brano è tratto dalla tesi:
I limiti etici del mercato
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Informazioni tesi
Autore: | Gerardo Russo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Alberto Bennardo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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