Il fenomeno ''ITANGLESE''
Politica italiana, vocabolario itanglese
Antonio Taglialatela, professore di lingua inglese presso l'Università degli Studi della Tuscia, afferma che "la lingua è di norma lo specchio della politica di un Paese".
In politica, gli anni passano ma gli anglicismi restano. Dal ministro del Welfare (governo Berlusconi, giugno 2001) al #fertilityday (governo Renzi, settembre 2016) l'uso degli inglesismi non sembra cambiato granché, anzi. Grazie alla diffusione e popolarità delle piattaforme sociali, in particolare Facebook e Twitter, i politici possono sfruttare le nuove tecnologie per avere un rapporto diretto e immediato coi cittadini da cui possono ricevere feedback di vario tipo (mettere un "mi piace", commentare o retweettare).
Ne è un esempio il #matteorisponde, la diretta Facebook in cui l'ex presidente del consiglio rispondeva alle domande dei cittadini in un video in tempo reale sul suo profilo social; I politici cercano così di bypassare qualunque tipo di intermediario per riacquistare la fiducia dei propri elettori, mostrando un'immagine di sé che comunichi sincerità, integrità ed impegno personale nella diffusione di idee, valori ed opinioni.
Altri motivi che spingono i politici ad avvalersi di termini alloglotti, oltre all'utilizzo sui social, sono la volontà di 'camuffare' le situazioni spiacevoli, di mostrare un apparente cambiamento e innovazione e di attirare l'attenzione del lettore/ascoltatore.
Nonostante l'ampio utilizzo di anglicismi come spread, default, rating, stress test, …, molte persone ancora non ne comprendono appieno il significato. Tuttavia, queste parole continueranno ad essere preferite ai loro corrispettivi italiani perché, nella maggior parte dei casi, hanno un carattere neutro. Per esempio, l'anglicismo default, pur essendo un prestito di prestigio, è preferito al termine italiano 'fallimento', per assenza di connotazioni negative.
La chiarezza è un fatto di trasparenza e democrazia e come tale deve essere prioritaria, anche se ad essere prioritaria sembra l'immagine che il governo vuole dare di sé agli altri paesi europei e all'America. Utilizzando una lingua diversa si dà l'impressione di aver cambiato qualcosa – anche se spesso e volentieri non è così.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il fenomeno ''ITANGLESE''
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Informazioni tesi
Autore: | Arianna Di Nardo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Gloria Cocchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 46 |
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