L'impairment test dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori nei principali club europei quotati in borsa
Politica contabile per i calciatori provenienti dal settore giovanile
La questione della registrazione dei calciatori provenienti dal settore giovanile, e tesserati per la prima squadra, necessita di un ulteriore approfondimento riguardo il quadro normativo che regola il trattamento contabile dei diritti allo sfruttamento delle loro prestazioni. Nei club professionistici, i benefici associati agli investimenti di successo nei settori giovanili hanno contribuito a focalizzare l'attenzione sull'identificazione dei talenti e sui metodi di sviluppo e valorizzazione dei giovani calciatori. Certamente, l'aumento del valore dei giovani calciatori aprirà la strada a maggiori investimenti nelle accademie giovanili, nello scouting e nello sviluppo da parte delle società calcistiche europee. I costi sostenuti per la promozione e l'organizzazione del settore giovanile possono essere generalmente confrontati con i costi di ricerca e sviluppo, perché si caratterizzano per una ricompensa a medio/lungo termine.
L'eventuale recupero di questi costi con l'utilizzo futuro dei calciatori suggerisce di capitalizzarli, tuttavia gli IAS/IFRS stabiliscono che tali costi debbano essere rilevati direttamente nel conto economico. Una ragione potrebbe risiedere nel fatto che gli IAS/IFRS enfatizzano l'attendibilità dei valori di bilancio e del loro successivo recupero. L'impossibilità di capitalizzare i costi dei calciatori cresciuti internamente al club è stabilita dallo IAS 38 che vieta la capitalizzazione per i costi delle attività immateriali generate dalla stessa società. Inoltre, altri studiosi sottolineano che i giocatori minorenni non possono firmare contratti professionistici. Pertanto, i club non hanno, in via teorica, il diritto di sfruttare le loro prestazioni sportive: di conseguenza, non si può avere il controllo su questi giocatori. Successivamente, nel caso in cui dovessero firmare un contratto professionistico, il loro status avrebbe un cambiamento significativo in quanto potrebbero essere considerati alla stregua dei calciatori acquisiti come svincolati.
La UEFA concorda con questo punto di vista, affermando che "poiché i calciatori cresciuti in casa non vengono acquistati col sostenimento di un costo, non possono essere capitalizzati in bilancio perché non soddisfano tutti i requisiti per le attività immateriali; solo i costi diretti dell'acquisizione di un giocatore possono essere capitalizzati e devono essere ammortizzati durante la loro vita utile. Se queste regole non vengono rispettate, i club verranno multati ed eventualmente esclusi dalle competizioni europee come la Champions League e l'Europa League". Tuttavia, alcuni studiosi sostengono che il valore di iscrizione dei giocatori della squadra giovanile dovrebbe figurare tra i beni del club. Lozano e Gallego hanno dimostrato che ignorare i costi dei giocatori provenienti dalle giovanili può portare a un enorme divario tra il valore contabile del club e il suo valore di mercato. Mostrano che alcuni calciatori che giocano nel Barcellona F.C. come Messi, Busquets e Piqué non sono presenti nel bilancio perché non hanno alcun valore contabile.
Sono giocatori cresciuti nel vivaio del club, quindi non sono state pagate le spese di trasferimento quando sono diventati parte della prima squadra. Luca Marotta nel 2014 ha sottolineato che il roster del Barcellona FC aveva un valore di mercato di 620 milioni di euro, mentre il valore contabile era pari a 175 milioni di euro, causando 445 milioni di potenziali riserve nascoste perché i giocatori più importanti (e con un valore di mercato maggiore) sono provenienti dalla squadra giovanile. Di conseguenza, tutti gli investimenti realizzati per lo sviluppo di giovani giocatori dovrebbero essere inclusi tra le attività immateriali di una squadra di calcio. Questi giocatori, attraverso le loro prestazioni svolte nella prima squadra, possono essere in grado di produrre vantaggi economici per il club. Il modello IAS/IFRS vieta la capitalizzazione dei costi relativi alla squadra giovanile e non garantisce un grado appropriato di informativa sui loro valori. Pertanto, la natura delle società calcistiche determina che l'informativa finanziaria da esse pubblicata potrebbe risultare inadeguata nel soddisfare gli obiettivi e le esigenze delle parti interessate.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Pinna |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Scienze Economiche e Aziendali |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Gianluigi Roberto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 105 |
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