Riflessi delle recenti politiche economiche della Libia
Petrolio: l'inizio di una storia
Petrolio e fosfati contribuirono ad alimentare l'idea di una Libia ricca di risorse naturali nell'immaginario collettivo dei nuovi colonizzatori italiani. Tuttavia le dodici spedizioni scientifiche che si susseguirono nel paese dal 1913 al 1938 non ottennero risultati apprezzabili in nessuno dei due campi. I fosfati rimasero allo stato di fantasmi, mentre per quanto riguarda il petrolio, una spedizione del 1937 guidata dal Prof. Ardito Desio riuscì a rilevare notevoli quantità di sali potassico magnesiaci, segnale di una possibile presenza di greggio nel sottosuolo.
Con l'aiuto dell'Agip si portò avanti un programma di trivellazioni in profondità, senza ottenere alcun risultato per la mancanza di tecnologia adeguata. Alcune compagnie petrolifere americane offrirono attrezzature moderne e la loro esperienza, ma tale aiuto venne rifiutato dal governo fascista per ragioni di orgoglio nazionale.
L'interesse riprese dopo la guerra e nel 1953 venne approvata una legge mineraria che consentì di assegnare le prime concessioni, mentre nel 1955 fu varata la Legge N° 25, appositamente concepita per il nascente settore petrolifero. Tale interesse fu amplificato ulteriormente dalla crisi di Suez del 1956, in un'ottica di spostamento ad ovest del canale della produzione di greggio, verso regioni considerate più stabili e controllabili dalle potenze occidentali.
Appena un anno dopo l'approvazione della Legge N°25, al confine con l'Algeria venne individuato il primo giacimento petrolifero della Libia, che tuttavia non garantiva una produzione commercialmente significativa. L'inizio dell'era petrolifera fu rimandato al 1959, quando la Esso Standard Libya scoprì un grande giacimento nell'area di Zelten, poi battezzato "Nasser" in epoca rivoluzionaria, che garantiva una produzione di 17.000 barili al giorno.
A partire da questo momento, le scoperte di nuovi giacimenti si susseguirono rapidamente ad opera di Shell, Gulf, Texas ed American Overseas.
Nel settembre del 1961 iniziarono le esportazioni di greggio, attraverso un oleodotto che collegava i giacimenti di Zelten al nuovo porto di Marsa el Brega. Si apriva così un processo di radicale trasformazione della Libia: un'economia basata fondamentalmente sul petrolio ha consentito di invertire il destino di una popolazione che, fino al fatidico 1961, era tra le più povere dell'Africa, non solo in termini di reddito pro capite, ma anche di servizi e reti infrastrutturali.
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Riflessi delle recenti politiche economiche della Libia
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Costantino |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Roberto Panizza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 207 |
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