Similitudini e metafore in alcuni mensili di viaggio e culturali italiani e francesi
Personificazioni (catacrèsi)
“La signora in nero” (didascalia, pag. 43), Stoccolma è la città natale di molti giallisti. La stessa città viene personificata in una signora analogicamente vestita di nero. La ragione della presenza dell’analogia ‘cromatica’ è da cercarsi in una facile implicatura culturale:
1) il nero è il colore del dolore e del lutto, generalmente usato dalle signore di una certa età per indicare la vedovanza.
2) Inoltre, per estensione, è il colore che rappresenta nei romanzi gialli la morte violenta dei personaggi.
3) La personificazione di Stoccolma inoltre, cotestualmente si connette alla forte concentrazione di giallisti, (la definizione ‘giallista’ indica lo scrittore di un determinato genere in cui all’interno della trama c’è sempre un personaggio ucciso o scomparso ed attraverso i dati contenuti nella trama, uniti alle implicature di un lettore attento, si dovrebbe arrivare a trovare il colpevole).
Il motivo per cui questi testi si definiscono ‘gialli’ sta semplicemente nella scelta cromatica delle copertine dei romanzi ‘gialli’ della Mondadori, appunto gialle. Tuttavia prima di scegliere il giallo, la stessa casa editrice usava il nero (si veda spiegazione punto 1 e 2) derivato dalla definizione data in Francia allo stesso genere letterario, cioè ‘noir’.
“Il cielo si colora di rosso-arancio e si specchia nella neve […]” (pag. 68) Il cielo personificato usa la neve come specchio. L’azione dello specchiarsi indica evidentemente la presenza di elementi normalmente connessi ad esseri viventi: qui invece il sintagma verbale usato è relativo ad un’entità inanimata come il cielo.
“[…] ognuno dei suoi 491 km, testimonia di un territorio sfregiato da abusivismi [...].[…] dopo una serie di curve arriviamo alla periferia di Reggio: attorno a noi agrumeti soffocati dal cemento.” (pag. 106) Nella prima ellissi ogni chilometro si personifica e dimostra uno scarso rispetto ambientale da parte dei politici. Nella seconda ellissi è presente una personificazione derivante dal sintagma aggettivale “sfregiato”, primariamente attribuibile al viso umano.
Nella terza ellissi il sintagma aggettivale deverbale “soffocati” attribuisce per implicatura ad entità inanimate, cioè gli agrumeti, la possibilità di fare un’azione vitale umana: respirare.
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Similitudini e metafore in alcuni mensili di viaggio e culturali italiani e francesi
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Nieddu |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Sassari |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e culture straniere moderne L/11 |
Relatore: | Luigi Matt |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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