Terrorismo e teoria dei giochi

In una democrazia liberale che funziona correttamente i diritti civili e politici della minoranza sono protetti dal governo. La stampa riporta le notizie e ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione. Come risultato le persone possono criticare il governo e le sue politiche, senza temere rappresaglie. Un requisito essenziale delle democrazie liberali è la protezione della vita e della proprietà delle persone: un governo che fallisca nel garantire queste garanzie perderà consensi e verrà destituito. Se, per esempio, una democrazia liberale non è in grado di fermare un attentato terroristico che porta alla morte di vite innocenti, perderà popolarità. Paradossalmente, una democrazia liberale protegge non solo i cittadini, ma anche i terroristi che compiono attacchi sul suo suolo. Le libertà politiche e civili che definiscono una democrazia liberale forniscono un ambiente favorevole per i terroristi che ingaggiano le loro campagne.
Ne risulta che le democrazie liberali sono più colpite dal terrorismo che i governi assolutistici.
Quindi le numerose protezioni che una democrazia liberale garantisce ai suoi cittadini possono contribuire al compimento di campagne terroristiche; ad esempio tra i fattori che portano al terrorismo ricordiamo la libertà di associazione, che consente ai terroristi di formare gruppi e legami con altri gruppi. Vi è anche la libertà di parola, che consente ai terroristi di spargere dissenso attraverso l’ala politica. Molti gruppi terroristici, per esempio Hamas, Palesatine Liberation Organization (PLO), Eukzadi ta Askatasuna (ETA) e gli Hezbollah hanno ali politiche per diffondere il loro messaggio in modo legittimo.
Inoltre, in una democrazia liberale, le persone hanno libertà di movimento e maggiori diritti di attraversare i confini tra le nazioni rispetto ai governi assolutistici.
Per di più nelle democrazie liberali vi sono maggiori opportunità di ottenere armi, addestramento paramilitare e vario materiale rispetto alle autocrazie. Vi sono poi maggiori possibilità di ottenere fondi finanziari in modo legale ed illegale. Inoltre, una volta catturati, ai terroristi è garantito il diritto ad un equo processo, il che invece non sarebbe garantito da un governo autocratico.
Considerando l’ambiente che le democrazie liberali offrono ai terroristi, ci aspettiamo che vi siano più terroristi nelle democrazie liberali rispetto ai governi assoluti. Una prima analisi di questa correlazione è di Eubank e Weinberg; i loro studi volevano accertare se i gruppi terroristici tendevano ad essere in numero maggiore nelle democrazie liberali rispetto a quelle non democratiche nel periodo 1954-1987.
Eubank e Weinberg hanno diviso i paesi in quattro gruppi:
- democrazie con terroristici
- democrazie senza gruppi terroristici
- non democrazie con gruppi terroristici.
- non democrazie senza gruppi terroristici.

Dall’analisi risulta che le democrazie con presenza di gruppi terroristici erano prevalenti rispetto a quelle senza gruppi terroristici, mentre nel caso di governi assoluti la prevalenza era delle nazioni senza gruppi terroristici.
Inoltre il valore assoluto delle nazioni democratiche in cui sono presenti gruppi terroristici, supera quasi del doppio il numero delle nazioni non democratiche con gruppi terroristici.
Viceversa le nazioni non democratiche prive di gruppi terroristici sono circa il doppio delle nazioni democratiche.
Nonostante che questa analisi sia molto innovativa presenta alcuni limiti.