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L'altra faccia dei Social Media

Perché si odia Facebook?

Una delle funzioni del profilo di Facebook che ha ricevuto più critiche è il "mini-feed" che mostra tutte le proprie azioni e quelle dei nostri amici, in una timeline pubblica. Ogni azione viene monitorata e trasmessa, fortunatamente solo gli utenti amici possono venire a conoscenza di tali informazioni. Questo non basta per rassicurare gli utenti, quello che spaventa è proprio il fatto che alcune azioni che un tempo erano personali e non immediatamente aperte al giudizio degli altri, siano ora accessibili a tutti in tempo reale. Una esempio banale, ma imbarazzante, può essere quando si usa Facebook sul posto e in orario di lavoro e, il nostro capo (che noi abbiamo “saggiamente” aggiunto agli amici), ha così la possibilità di vedere cosa stiamo facendo, invece di svolgere le mansioni per il quale siamo “lautamente” stipendiati. Strettamente collegata alla privacy è la questione della pubblicità, tutte le informazioni raccolte sugli utenti, sono condivise e soprattutto vendute a grandi marchi, quali Coca-Cola, Blockbuster, Sony Pictures, solo per citarne alcuni. “Condividere” nel linguaggio di Facebook, significa “Pubblicità”, indirettamente: guadagnare dalle amicizie. Significativa è la petizione nata in rete e firmata da 72mila utenti, chiamata: “Facebook! Stop invading my privacy!”, a seguito della quale Zuckerberg si è dovuto scusare con i suoi “amici” promettendo uncambiamento nel sistema della gestione dei dati personali.
Il tanto atteso cambiamento è arrivato il 2 dicembre 2009, quando, con una lettera aperta a tutti gli utenti, Zuckerberg ha comunicato le imminenti modifiche operate da programmatori e sviluppatori di Facebook, per garantire un nuovo sistema di “protezione” della privacy. Dalla lettera si evince che le nuove impostazioni sulla privacy saranno altamente personalizzabili, in modo che ognuno potrà scegliere se e cosa rendere disponibile agli altri utenti. Sarà, come lo ha definito lo stesso creatore di Facebook: “un modello semplificato per il controllo dei dati privati, dove ciascuno può decidere a chi rendere disponibili i contenuti: esclusivamente agli amici, agli amici degli amici, o a tutti gli utenti”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'altra faccia dei Social Media

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Informazioni tesi

  Autore: Luca Bacini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Comunicazione Pubblica e d'Impresa
  Relatore: Anna Sfardini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 277

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