Studio di indagine sociologica sul sistema di raccolta differenziata di Mercato S. Severino (SA)
Perché produciamo così tanti rifiuti?
Perché produciamo così tanti rifiuti?
Semplice viviamo nella società del “usa e getta”, siamo gli automi che lavorano ad una catena di montaggio fatta di ricerca assoluta del benessere, che appaghiamo con una smaniosa ricerca di beni di consumo, che inevitabilmente ci porta alla produzione di “immondizia”, di “spazzatura”, di “rifiuti”. L'incipit di tutte le strategie di gestione dei rifiuti prevede la riduzione.
Come si fa a produrre meno rifiuti?
Sostanzialmente in due modi:
1) Producendo “beni più leggeri”.
2) Riducendo i consumi.
Per quanto riguarda il primo aspetto, si tratta di agire a livello industriale minimizzando, a parità di prodotto da realizzare, l'impiego delle materie prime, favorendo l'utilizzo di materie prime secondarie, riducendo il peso degli imballaggi. Per fare questo, evidentemente, bisogna investire sulla ricerca e sullo sviluppo e, quindi, sui giovani. In Italia, purtroppo sembra che non stiamo andando in questa direzione.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, invece, la riduzione dei consumi suona come un'autentica “bestemmia“ alle orecchie del potere economico e politico. Non c'è politico o economista che non perda occasione di ribadire come sia importante rimettere in piedi i consumi ed incentivare il mercato. Tutto questo, indirettamente, significa incentivare la produzione di “rifiuti”. Di quali rifiuti si sente più spesso parlare dai mezzi d'informazione di massa? Dei rifiuti solidi urbani o più comunemente detti gli RSU, di quelli prodotti soprattutto in casa e che costituiscono solo la punta dell'iceberg “immondizia”. Infatti nei Paesi dell'area OCSE circa il 60% degli interi rifiuti provengono dal settore delle costruzioni e demolizioni e dal settore agricoltura e foreste. Poco meno del 30 % derivano da attività manifatturiere e solo il 10 % è costituito da rifiuti solidi urbani. L'1 % residuo è da addebitare alla produzione di energia. Più che di “rifiuti” oggi bisognerebbe parlare di “materiali”, di materiali a fine vita, di materiali a fine di un loro ciclo di vita, di materiali usati e di materiali esausti. Quindi in maniera molto azzardata anche se alla luce dei fatti non lo sarebbe, bisognerebbe andare verso modelli evolutivi più sostenibili quindi verso la decrescita che evidentemente risulterebbe in stridente contrasto con le politiche di governo dei paesi cosiddetti sviluppati i quali spingono verso l'incremento dei consumi per ovvie ragioni economiche-politiche.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Studio di indagine sociologica sul sistema di raccolta differenziata di Mercato S. Severino (SA)
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Antonio Amabile |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Giovanni De Feo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 181 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi