Analisi semiotica di strategie di comunicazione e branding 2.0

Oltre ad essere l’azienda più importante nel settore bakery, sicuramente la top of mind per i consumatori, Barilla, con il brand Mulino Bianco, è stata la prima promotrice di una piattaforma online dedicata esplicitamente ai consumatori e costituita da contenuti da loro creati, per raccogliere le loro idee ed opinioni. La novità risiede proprio nella volontà di lasciare spazio e libertà di parola al cliente finale, con tutti i rischi che questa scelta comporta. Per qualsiasi azienda è più semplice gestire un sito istituzionale, “pilotato”, sicuro, in cui riservare piccole aree per opinioni e discussioni, come le classiche sezioni dei forum. Mulino Bianco invece ha lasciato carta bianca al consumatore, proprio quello che può decretare il successo di una marca, ma anche distruggerla in tempi record. E lo ha fatto costruendo la piattaforma “Nel mulino che vorrei”, nella quale ospitare e condividere le idee, con lo scopo di fare emergere bisogni, desideri ed esigenze che Mulino Bianco si impegna a realizzare, comunque nel rispetto della policy aziendale. È su questa piattaforma che si realizza pienamente la collaborazione tra emittente e destinatario per la costruzione del messaggio sul web e per il raggiungimento di un obiettivo comune. Nello stesso tempo, qui si concretizza il concetto di community, intesa proprio come un “volere e fare comuni”. Tutti i partecipanti, infatti, condividono la volontà di suggerire nuove idee o comunicare i propri desideri a Mulino Bianco, oltre a poter leggere e votare le proposte scritte dagli altri. Sulla home page, www.nelmulinochevorrei.it, l’obiettivo è dichiarato palesemente: “tu puoi fare parte di una nuova, grande, coinvolgente iniziativa! Conosci meglio di chiunque altro quello che vorresti da Mulino Bianco: scopri come entrare a far parte del primo progetto italiano di cogenerazione di idee. Condividi la tua idea, vota le più significative e noi realizzeremo le migliori.”