Analisi peptidomica dei biofluidi
Peptidomica
Nonostante i continui progressi, la proteomica sta affrontando diverse sfide tecnologiche e biologiche nell’analisi di proteomi complessi come quello del siero. I nuovi approcci sperimentali si propongono di abbattere il grande ostacolo del range dinamico di concentrazione proteica. Inoltre, negli ultimi anni, l’interesse scientifico si sta orientando anche verso una nuova disciplina rappresentata dalla peptidomica.
Le conoscenze acquisite con l'analisi dei peptidi contenuti nei campioni biologici umani e campioni relativi a soggetti affetti da patologie hanno un impatto diretto sulla diagnosi e terapia di molte malattie. I peptidi, infatti, giocano un ruolo centrale in molti processi fisiologici. Per decenni, molti ricercatori hanno indirizzato i loro studi verso quei messaggeri biochimici che entrano a far parte di tutti i processi di regolazione metabolica dell’organismo umano, tra cui ormoni peptidici, neuropeptidi, citochine ed enzimi inibitori [Jurgens M, 2002]. Queste molecole mettono in contatto diverse cellule specializzate ed il loro trasporto è molto spesso garantito dai fluidi biologici [Clynen E, 2001; Verhaert P, 2001].
Particolare attenzione è stata inoltre rivolta verso i peptidi presenti all’interno di specifici organi, tessuti, cellule e compartimenti subcellulari direttamente coinvolti in patologie e per questo sono molto utili come possibili biomarcatori specifici [Chaurand P, 2001; Li L 2000]. Un peptide è una piccola proteina con massa molecolare inferiore ai 5 kDa; le proprietà fisico-chimiche di queste piccole molecole sono diverse da quelle delle proteine più grandi che sono normalmente studiate con gli usuali approcci proteomici. Ad esempio, la migrazione di un peptide in un gel di acrilamide è superiore a quella di proteine più grandi, rendendo difficile la loro focalizzazione su gel e la loro capacità di colorazione è inferiore rispetto alle proteine.
Un altro importante fattore è la forte stabilità dei peptidi che tendono a non denaturarsi irreversibilmente. Tuttavia la generale bassa idrofobicità dei peptidi li porta a dissolversi molto velocemente in soluzione acquosa senza l’utilizzo di detergenti. Alla luce di queste considerazioni si deduce che la tecnica di separazione d’elezione per peptidi e piccole proteine, con peso molecolare fino a 20 k.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Analisi peptidomica dei biofluidi
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Antonia Noce |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Sassari |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Biotecnologie industriali |
Relatore: | Marilena Formato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 68 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi