Logica del tempo in Guglielmo di Ockham e Arthur Norman Prior

Il fondatore della logica del tempo moderna è, senza dubbio, Arthur N. Prior. Fino alla fine degli anni Quaranta la temporalità non veniva presa in considerazione dalla logica. Strawson, ad esempio, nella sua introduzione alla teoria logica, evidenzia i limiti della logica formale classica. Una vera rivoluzione avviene, però, agli inizi degli anni Cinquanta quando Prior scrive Time and Modality, opera in cui si stabilisce un parallelismo tra la temporalità e la modalità, come appunto suggerisce il titolo. Pizzi lo definisce come:

il libro in cui per la prima volta i tempi verbali sono "presi in seria considerazione" da un punto di vista logico,

ed aggiunge che esso è:

dominato più dall'immaginazione e dalla profondità analitica che non da preoccupazioni di rigore e sistematicità.

Per questi motivi Pizzi considera quest'opera insolita nell'ambito della letteratura logica. Ma il lavoro più importante dell'autore neozelandeseè sicuramente Past, Present and Future.
L'opera si articola in vari capitoli nei quali il discorso filosofico e la controparte tecnica interagiscono con la storia della logica. La prova più evidente è che mentre il primo capitolo, dal titolo Precursors of Tense – Logic, è dedicato ai moderni precursori della tense logic e il secondo al sistema modale di Diodoro Crono, i successivi sono dedicati alla topologia del tempo, alla tense logic non standard, alla logica del tempo metrica fino ad affrontare problemi squisitamente filosofici come tempo e determinismo, tempo ed esistenza.