Conservazione e restauro di materiale etnografico. Il carro della Collezione Bosca
Paragone ragionato tra la collezione Bosca e la collezione Martini&Rossi
Dopo gli interventi di restauro e l’osservazione accurata del carro della Collezione Bosca, nonché il paragone ragionato con quelli della collezione Martini&Rossi di Pessione, pare opportuno fare alcune considerazioni finali.
Innanzitutto si può facilmente pensare che il carro della Collezione Bosca (e forse anche quelli di Pessione) sia in realtà nato dall’unione di più parti (logicamente quelle meglio conservate) appartenute a carri con medesima provenienza (periodo storico e zona di produzione) che, raccolti da qualche collezionista, presentassero in concomitanza parti molto danneggiate e altre conservate discretamente bene.
Si può pensare, quindi, che si sia incaricato ad un falegname o ad un altro artigiano, di riassemblare le parti integre di alcuni carri al fine di poterli riproporre nelle loro forme originarie, per quanto questo fosse possibile. In questo senso, il lavoro effettuato è finalizzato ad una resa complessiva abbastanza buona dell’immagine iniziale del carro restituendogli non solo l’aspetto originario, ma anche la funzionalità lavorativa.
Ecco spiegato anche il singolo frontale con la decorazione e le firme di artigiano e committente, appartenuto probabilmente ad un carro di cui si poteva ormai conservare solo detta parte. Le dimensioni di questo unico pezzo frontale suggeriscono, però, che vi fossero carri di diverse misure, visto che esso è appunto decisamente più piccolo di quello del carro dei Bosca.
Per questo si può pensare che le ruote fossero parte di un altro carro, più grande ovviamente.
Il paragone dello stato di degrado della zona inferiore del carro e di quello delle ruote suggerisce, visto la diversa usura, che queste siano state molto meno usate (e quindi usurate) rispetto al resto del carro.
Analizzando i carri di Pessione e confrontandoli con quello della Collezione Bosca si capisce come le diverse vicende possano aver modificato l’aspetto dei carri.
Infatti si può notare che, come già detto, nel carro della Collezione Bosca, elementi appartenuti a diversi carri siano stati assemblati insieme (come nel caso delle ruote, ma potrebbero anche esserci altri interventi).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Conservazione e restauro di materiale etnografico. Il carro della Collezione Bosca
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Informazioni tesi
Autore: | Carla Gori |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | Conservazione dei Beni Culturali |
Corso: | Conservazione e Restauro di Beni Culturali |
Relatore: | Gianluigi Nicola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 141 |
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