Le politiche di sicurezza e difesa dell'Unione Europea nel Mediterraneo

I principali organi decisionali e direttivi della PESC, sono il Consiglio Europeo e il Consiglio degli Affari Generali (composto dai Ministri degli Affari Esteri dell’UE). Quest’ultimo è l’organo principale ma risponde direttamente alle linee guida ai principi e alle strategie comuni fissate dal Consiglio Europeo. Il secondo pilastro di Maastricht dunque ha un’organizzazione di carattere principalmente intergovernativo, fatte salve le prerogative di Commissione e Parlamento Europeo in materia di bilancio. Ruolo di primo piano è poi assunto dal Comitato Politico,o COREPER (comitato rappresentanti permanenti) composto da rappresentanti diplomatici dei singoli Stati (ambasciatori o ministri plenipotenziari) il cui ruolo è duplice. Esso infatti fornisce documentazioni e opinioni al Consiglio Europeo per agevolarlo nell’assumere decisioni e in secondo luogo attua quanto deliberato dal Consiglio su indicazione del Consiglio Europeo. La Presidenza dell’UE si occupa principalmente della rappresentanza internazionale dell’Unione e risponde dello svolgimento delle azioni comuni, dirigendo i lavori dei gruppi subordinati. Una figura molto importante per la PESC introdotta dal Trattato di Amsterdam è quella dell’Alto Rappresentante che assicura la continuità della Politica Estera e di Sicurezza Europea. Egli assiste il Consiglio nella formulazione ed esecuzione delle decisioni sulla PESC, può ,su richiesta dello stesso, condurre un dialogo politico di alto livello con Paesi terzi. Coadiuva la Presidenza nello svolgimento dei lavori e assicura “coerenza e continuità dell’azione dell’UE nelle Relazioni Internazionali”. L’Alto Rappresentante è a capo dell’UPRA (Unità di Pianificazione e di Rapido all’allarme) organo di fondamentale importanza nel preparare azioni e strategie di lungo termine. In sostanza il processo decisionale si sviluppa secondo l’iter seguente: le competenze decisionali nel quadro della PESC sono principalmente compito del Consiglio dell’Unione Europea (ministri affari esteri) che ha competenza su tutte le azioni in materia di PESC e risponde direttamente alle indicazioni del Consiglio Europeo (capi di Stato e di governo) che imprime alla PESC gli impulsi indispensabili al suo sviluppo e funzionamento, stabilendone le linee guida e elaborando le strategie comuni. E’ su queste indicazioni che poi il Consiglio opera, in base quindi agli orientamenti dettati dal Consiglio Europeo, determina le azioni e le posizioni comuni, autorizza la cooperazione rafforzata tra gli Stati, autorizza la Presidenza a concludere accordi internazionali e ad instaurare dialogo con Paesi terzi. Il Consiglio inoltre stabilisce il budget della PESC in base al bilancio comunitario approvato da Parlamento e Commissione.