The Triple-O Victory: Obama e la comunicazione politica Web 2.0

Obama ha ribaltato il paradigma della comunicazione politica, introducendo un approccio di tipo bottom-up, in quanto i messaggi e le richieste provengono direttamente dai cittadini e giungono al presidente praticamente senza filtri.
Non a caso, l’aspetto forse più rilevante del Web 2.0 è la straordinaria capacità nella costruzione di reti sociali sul territorio, ovvero la costruzione di social network.

Dopo aver rimandato il lettore all’introduzione di questo lavoro per una breve spiegazione di cosa si intende per social network, vorrei illustrare in questa sezione il rapporto diretto tra politica e social network e, nello specifico, come Obama abbia abilmente utilizzato questo rapporto per la sua ascesa politica.
Fondamentalmente Internet e un network di networks, che fungono da ponte tra la rete e il mondo esterno, consentendo a chiunque di utilizzare il world wide web per prendere parte ad attività potenzialmente svincolate dalla dimensione spazio-temporale.

E’ innegabile il ruolo rilevante giocato dai social network nel sostenere l’organizzazione di movimenti: essi permettono la creazione di una rete di gruppi, ne consentono il coordinamento e facilitano l’attivazione di rapporti e la cooperazione tra i membri.
Oggi il Web non è solo considerato un canale aggiuntivo di comunicazione, ma anche e soprattutto uno strumento di mobilitazione, grazie al quale cioè raccogliere e organizzare persone e fondi.

Cristian Vaccari nel suo testo “La comunicazione politica negli USA” (2007) individua tre aree di applicazione della rete come strumento di organizzazione e mobilitazione :
La prima è la raccolta di fondi: Internet e i social network hanno consentito di coinvolgere nel finanziamento della politica, non solo grandi donatori di riferimento ma anche piccoli e giovani finanziatori.
Il secondo è la diffusione di contenuti in rete: le e-mail, i social network e altri strumenti di passaparola elettronica hanno consentito di raggiungere pubblici più vasti e hanno rafforzato la credibilità dei messaggi.
Il terzo elemento è l’impiego dei volontari on line per mettere pressione sui media tradizionali e sulle istituzioni politiche.

Ritornando a Obama, vediamo ora praticamente, come egli sia diventato il “king of the web”, facendo un breve excursus dei vari social network di cui si è servito e che hanno avuto un ruolo determinante nella sua vittoria elettorale.