La fiera della nautica da diporto e progetto dei padiglioni espositivi presso il parco del porticciolo di Sant'Erasmo C-shell. Padiglione espositivo temporaneo.
Nuovi scenari: la nautica da diporto
La navigazione da diporto è quell’attività che si svolge con natanti, imbarcazioni, velieri e navi per scopi sportivi o ricreativi, senza finalità di lucro. A seconda della lunghezza le unità da diporto si suddividono in natanti: unità a motore ( lunghezza fuori tutto fino a mt. 7,50), unità a vela e i motovelieri di lunghezza f.t. fino a mt. 10,00; imbarcazioni: unità a motore ( lunghezza f.t. superiore a mt. 7,50 e fino a 24,00 mt) e navi: unità a motore o a vela aventi una lunghezza f.t. superiore a mt. 24.
La nautica da diporto è un settore in costante crescita, intorno cui ruotano interessi economici, culturali che investono un campo molto ampio. Infatti, non si può individuare la nautica da diporto esclusivamente come attività prettamente diportistica o attività costruttiva: il comparto nautico comprende oggi una serie di settori a monte e a valle della produzione nautica che sono strettamente legati al turismo nautico e non solo.
Le imprese strettamente riconducibili al “comparto della nautica” operano nella progettazione, produzione, commercializzazione e vendita di imbarcazioni destinate al diporto (cantieri navali, impianti elettrici, officine meccaniche, verniciatori, componenti ed accessori, falegnameria, trasporti, ecc).
Accanto a queste, però, vi sono tutta una serie di imprese operanti in settori contigui: elettronica, meccanica varia, motoristica, carpenteria metallica, impiantistica, ICT, progettazione, ambiente, energia ecc. Intorno al settore nautico vi è, poi, un sistema di attività legate al diportismo e al turismo nautico (assistenza navigazione, patenti nautiche, assicurazioni, circoli nautici, convegni e fiere, agenzie di viaggio, servizi di brokeraggio, servizi di noleggio, charter escursioni passeggeri, servizi alberghieri e di ristorazione, organizzazione di eventi sportivi, scuole di vela, ecc).
Negli ultimi anni la domanda legata ad attività di carattere turistico-sportivo è fortemente cresciuta rendendo in tal modo la nautica da diporto non più un fenomeno d’élite (legato a diportisti e amanti della nautica), ma, per così dire, di massa. Si sta sviluppando, pertanto, un indotto che coinvolge numerose realtà che consentono lo sviluppo dell’intero sistema produttivo locale. Il settore della nautica da diporto ha registrato negli ultimi anni una straordinaria crescita sia in termini di fatturato che di addetti, al punto da farne uno dei settori strategici dell’economia italiana.
Quest’attività si pone, quindi, come fattore di sviluppo del territorio ed è per questo che è stata valutata l’ipotesi di creare un sistema di tipo fieristico legato al mondo della nautica in una città come Palermo che presenta grandi potenzialità e necessita di nuove iniziative grazie alle quali attivare il proprio sistema economico e sociale. Molte realtà italiane come La Spezia, Viareggio e Massa Carrara, così come la costa tra Gaeta e l’Argentario sono a tutti gli effetti distretti della nautica da diporto.
La creazione di imprese di un distretto industriale attraverso un coordinamento fra le diverse aziende collocate in una medesima area territoriale consente un’accelerazione della crescita e la nascita di nuove opportunità imprenditoriali. Questo potrebbe essere inquadrato come un obbiettivo da perseguire anche per la realtà palermitana che necessita di nuovi campi intorno cui investire in modo da creare nuove opportunità lavorative e economiche.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La fiera della nautica da diporto e progetto dei padiglioni espositivi presso il parco del porticciolo di Sant'Erasmo C-shell. Padiglione espositivo temporaneo.
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Informazioni tesi
Autore: | Caterina Salamone |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Giuseppe De Giovanni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 75 |
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