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Innovazione educativa e genitorialità: nuove sfide nella società contemporanea

Nuovi approcci educativi applicati in contesto familiare

Le famiglie italiane contemporanee, pur vivendo in una società caratterizzata da rapidi cambiamenti sociali e culturali, non hanno abbandonato completamente i modelli educativi del secolo scorso. Tra questi, il metodo Montessori continua a occupare un posto di rilievo, grazie alla sua capacità di promuovere lo sviluppo autonomo e naturale dei bambini. Originariamente concepito da Maria Montessori all'inizio del XX secolo, questo approccio educativo si è adattato e rinnovato nel tempo, trovando oggi una nuova linfa vitale attraverso i social media. La viralità e l'accessibilità dei social media hanno infatti reso possibile la condivisione di esperienze, consigli pratici e risorse didattiche, creando una vasta comunità di genitori e educatori che si supportano reciprocamente nell'implementazione del metodo Montessori a casa.
Troviamo inoltre altri metodi sviluppati tra primo e secondo Novecento che trovano ancora oggi larga diffusione grazie agli strumenti digitali come, il metodo Waldorf, sviluppato da Rudolf Steiner, il quale propone un'educazione che abbraccia le dimensioni intellettuali, artistiche e pratiche della vita, attraverso un approccio ritmico e sensoriale. Questo metodo mira a sviluppare non solo le capacità cognitive dei bambini, ma anche la loro creatività e il loro equilibrio emotivo147.
Il metodo Reggio Emilia di Loris Malaguzzi, sviluppato nella città omonima nel dopoguerra, si basa sulla centralità del bambino nel processo educativo, promuovendo la creatività e l'esplorazione autonoma. Questo approccio considera l'ambiente come un “terzo insegnante” e favorisce la partecipazione attiva dei bambini nella costruzione del loro apprendimento148.
Parallelamente, questo rinnovato interesse per l'educazione ha favorito il diffondersi di altri approcci educativi, più attuali e innovativi, che si affiancano e a volte si integrano con i metodi tradizionali. L'educazione positiva, l'educazione all'aperto, la genitorialità consapevole, sono solo alcuni degli esempi di come le famiglie italiane stiano esplorando e adottando nuove strategie pedagogiche. Questi approcci rispondono all'esigenza di creare un ambiente di apprendimento che non solo trasmetta conoscenze, ma che supporti anche lo sviluppo emotivo, sociale e creativo dei bambini.
L'educazione all'aperto, ispirata dalle pratiche educative scandinave, enfatizza l'importanza del contatto diretto con la natura per il benessere e lo sviluppo integrale dei bambini. Attraverso l'apprendimento esperienziale e l'attività fisica all'aperto, questo approccio mira a stimolare la curiosità, la creatività e la resilienza149.
Negli ultimi anni in Italia, grazie alla spinta dei social media, troviamo due approcci educativi che hanno trovato larga diffusione, soprattutto tra il pubblico femminile: la Genitorialità Consapevole di Shefali Tsabary e il Parenting Positivo di Jane Nelsen.
Shefali Tsabary, psicologa clinica di origine indiana, propone un approccio educativo rivoluzionario basato sulla consapevolezza e sulla crescita personale dei genitori. Il metodo non è semplicemente un insieme di tecniche per migliorare il comportamento dei bambini, ma una filosofia di vita che invita i genitori a intraprendere un percorso di auto-scoperta e trasformazione personale.
L'approccio consapevole di Tsabary nasce dalla sua formazione in psicologia clinica e dalla sua esperienza personale. L’autrice ha conseguito un dottorato di ricerca presso la Columbia University di New York e ha sviluppato il suo metodo integrando principi di psicologia occidentale con la filosofia orientale, in particolare il mindfulness e la meditazione150.
In Italia, l'approccio di Tsabary ha iniziato a guadagnare attenzione grazie alla crescente diffusione delle pratiche di mindfulness e all'interesse per metodi educativi che promuovano una relazione più empatica e rispettosa tra genitori e figli.
Il metodo di Tsabary si basa su alcuni principi fondamentali151:

• Autoconsapevolezza: Il primo passo per diventare un genitore consapevole è conoscere se stessi. Tsabary sottolinea che i genitori devono lavorare sulla propria crescita personale, riconoscendo e affrontando le proprie paure, insicurezze e aspettative. Questo processo di auto-scoperta è essenziale per evitare di proiettare i propri problemi sui figli;
• Accettazione e Non-Giudizio: Un genitore consapevole accetta il proprio bambino per quello che è, senza giudicarlo o cercare di cambiarlo. Questo atteggiamento di accettazione incondizionata aiuta il bambino a sviluppare una sana autostima e a sentirsi amato e rispettato;
• Presenza e Ascolto Attivo: La consapevolezza implica essere completamente presenti nel momento con i propri figli, ascoltando attivamente e rispondendo ai loro bisogni emotivi. Questo significa mettere da parte le distrazioni e dedicare tempo di qualità ai bambini;
• Gestione delle Emozioni: Tsabary insegna che è fondamentale per i genitori imparare a gestire le proprie emozioni. Essere consapevoli delle proprie reazioni emotive e saperle regolare permette di creare un ambiente familiare sereno e di essere un modello positivo per i figli;
• Relazione Paritaria: L'approccio consapevole promuove una relazione paritaria tra genitore e figlio, basata sul rispetto reciproco e sulla collaborazione. Questo significa riconoscere il valore e l'autonomia del bambino, trattandolo come un individuo a pieno titolo.

Per raggiungere una genitorialità consapevole, la psicologa fornisce alcuni passi pratici che i genitori possono seguire: praticare l’auto-riflessione per individuare le proprie ferite emotive e accettare la propria storia, praticare la mindfulness quotidiana per imparare a gestire le proprie emozioni, sviluppare empatia verso i propri figli, favorire una comunicazione aperta e autentica, stabilire confini chiari che aiutano i bambini a sentirsi sicuri e impegnarsi a lavorare su stessi in modo costante152.
In uno dei suoi più recenti contributi, l’autrice sfida i tradizionali metodi educativi fondati su punizioni e ricompense, sostenendo che essi spesso creano una distanza emotiva tra genitori e figli e ostacolano lo sviluppo di un legame autentico e sano.
Uno dei punti cardine è l'idea che i genitori debbano abbandonare il controllo rigido e autoritario per adottare un atteggiamento di comprensione e rispetto verso i propri figli. Tsabary sottolinea l'importanza di vedere i bambini come individui completi e unici, ognuno con le proprie emozioni, pensieri e bisogni. Questo implica che i genitori devono essere disposti a lavorare su se stessi, riconoscendo e gestendo le proprie emozioni e i propri comportamenti disfunzionali che possono influire negativamente sulla relazione con i figli153.
La psicologa discute anche l'importanza di stabilire confini chiari e coerenti, che non devono essere visti come punizioni, ma come guide per aiutare i bambini a capire le conseguenze delle loro azioni e a sviluppare un senso di responsabilità. I genitori devono spiegare il perché delle regole e coinvolgere i bambini nel processo decisionale, in modo che essi possano sentirsi parte attiva della famiglia e comprendere meglio il valore delle norme sociali154.
L'approccio educativo di Shefali Tsabary rappresenta una svolta significativa nel modo di concepire la genitorialità. Spostando l'attenzione dal controllo e dalla disciplina alla consapevolezza e alla crescita personale, l’autrice offre ai genitori strumenti preziosi per creare relazioni familiari più sane e armoniose. Il suo metodo, radicato nella psicologia e nella filosofia orientale, ha trovato terreno fertile anche in Italia, dove sempre più genitori sono alla ricerca di approcci educativi che promuovano il benessere emotivo e lo sviluppo integrale dei loro figli.
Il metodo della disciplina dolce, conosciuto anche come "Positive Discipline", è stato sviluppato e promosso principalmente da Jane Nelsen a partire dagli anni '80. Jane Nelsen, psicologa ed educatrice ha introdotto un approccio educativo basato sui principi di rispetto reciproco, incoraggiamento e collaborazione, ispirato alle teorie psicologiche di Alfred Adler e Rudolf Dreikurs155.
Da allora, la disciplina positiva ha guadagnato popolarità e si è diffusa in tutto il mondo, influenzando genitori ed educatori con il suo approccio rispettoso e costruttivo alla gestione del comportamento dei bambini.
Il metodo della disciplina positiva si basa su alcuni principi chiave che guidano i genitori e gli educatori nel creare un ambiente di apprendimento positivo e rispettoso156:

• Gentilezza e Fermezza: La disciplina positiva combina gentilezza e fermezza. Questo significa essere rispettosi e compassionevoli nei confronti dei bambini, pur mantenendo limiti chiari e consistenti. La combinazione di questi elementi aiuta i bambini a sentirsi sicuri e amati, mentre imparano a rispettare le regole;
• Appartenenza e Significato: Nelsen enfatizza l'importanza di far sentire i bambini valorizzati. I bambini che si sentono accettati e valorizzati sono più inclini a comportarsi in modo cooperativo e responsabile;
• Autodisciplina e Responsabilità: La disciplina positiva mira a insegnare l'autodisciplina e la responsabilità. I bambini imparano a pensare criticamente e a prendere decisioni consapevoli, piuttosto che semplicemente obbedire per paura della punizione;
• Rispetto Reciproco: Il rispetto reciproco è fondamentale. I genitori e gli educatori trattano i bambini con rispetto e aspettano lo stesso in cambio. Questo crea un clima di fiducia e collaborazione;
• Soluzioni a Lungo Termine: La disciplina positiva si concentra su soluzioni a lungo termine piuttosto che su misure correttive immediate. Questo approccio aiuta i bambini a sviluppare competenze sociali ed emotive che li serviranno per tutta la vita.

Per imparare a praticare la disciplina positiva nella vita quotidiana, Nelsen fornisce alcune indicazioni pratiche ai genitori ed educatori che si approcciano al metodo per la prima volta: comprendere la motivazione dietro un comportamento, coinvolgere i bambini nella soluzione di un problema, imparare dagli errori, evitare le punizioni, sviluppare l’empatia e l’ascolto attivo, stabilire regole chiare, usare il rinforzo positivo, fornire modelli positivi di comportamento e promuovere l’autonomia157.
L'adozione di questi nuovi approcci educativi riflette la volontà delle famiglie italiane di offrire ai propri figli un'educazione che sia al passo con i tempi e che risponda alle esigenze di una società in continuo mutamento. La sfida è quella di integrare queste nuove metodologie con i valori e le pratiche tradizionali, creando un equilibrio che permetta ai bambini di crescere in modo armonioso e completo.
In conclusione, i nuovi approcci educativi applicati in contesto familiare rappresentano una risposta alle trasformazioni sociali e culturali della società italiana contemporanea. Essi offrono alle famiglie strumenti e strategie per supportare al meglio lo sviluppo dei bambini, promuovendo un'educazione che va oltre la mera trasmissione di conoscenze, ma che abbraccia anche la dimensione emotiva, sociale e creativa dell'individuo.


147 Cfr. Steiner R., Educazione del bambino e preparazione degli educatori, Milano, Editrice Antroposofica, 2002, p. 20.
148 Cfr. Malaguzzi L., I cento linguaggi dei bambini, Reggio Emilia, Reggio Children, 1996, p. 40.
149 Cfr. Bortolotti A., Outdoor education. Storia, ambiti, metodi, Milano, Guerini Scientifica, 2019, p. 38.
150 https://www.drshefali.com/about/ (Ultima consultazione: 08/06/2024 h. 15).
151 Cfr. Tsabary S., Guida per diventare un genitore consapevole : conosci te stesso per crescere tuo figlio, Cesena, Macro, 2016, pp. 65-68.
152 Cfr. Ivi, p. 120.
153 Cfr. Tsabary S., Zero disciplina. Un metodo per aiutare genitori e figli a vivere in armonia, Cesena, Macro, 2018, p. 50.
154 Cfr. Ivi, p. 55.
155 Cfr. Nelsen J., La disciplina positiva : crescere bambini responsabili, indipendenti e collaborativi, in famiglia e a scuola, con rispetto, fermezza e gentilezza, Torino, Il leone verde, 2019, p. 8.
156 Cfr. Ivi, pp. 22- 40.
157 Cfr. Ivi, pp. 43- 60.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Innovazione educativa e genitorialità: nuove sfide nella società contemporanea

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Botte
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2023-24
  Università: Università Telematica "Italian University Line" - IUL
  Facoltà: Pedagogia
  Corso: Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua
  Relatore: Romina Nesti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

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Parole chiave

genitorialità
dinamiche familiari
strategie educative
sviluppo infantile
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innovazione educativa
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educazione alla parità di genere
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educazione affettiva

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