Le neuropatie sensitive e autonomiche ereditarie: caratterizzazione molecolare
Neuropatia sensitiva e autonomica ereditaria di tipo I (HSAN I)
La neuropatia sensitiva e autonomica ereditaria di tipo 1 (HSAN I) comprende un gruppo variabile di disordini neurologici a progressione lenta caratterizzato principalmente da perdita della sensibilità distale, disturbi autonomici, con ereditarietà autosomica dominante ed esordio nella seconda o quinta decade di vita, anche se sono riportati casi congeniti o ad esordio infantile.
La prevalenza di questa neuropatia è molto bassa e non sono ancora disponibili dati epidemiologici a riguardo. La frequenza si basa sullo studio di diverse famiglie affette, ma si stima che molti casi senza storia familiare e con caratteristiche che si discostano da quelle cliniche canoniche possano non essere riconosciuti.
La HSAN I è una condizione geneticamente eterogenea. Finora sono state individuate mutazioni in geni codificanti per proteine coinvolte in diversi processi quali metabolismo degli sfingolipidi (SPTLC1 e SPTLC2), trasporto vescicolare (RAB7), struttura del reticolo endoplasmatico (ATL1) e metilazione del DNA (DNMT1).
La caratteristica clinica principale della HSAN I è la perdita di sensibilità distribuita alla parte distale degli arti inferiori e superiori.
All'inizio della malattia i pazienti spesso notano la scomparsa di sensibilità, lenta guarigione delle ferite e ulcerazioni croniche della pelle. Le complicazioni sembrano essere dovute a pressioni permanenti causate da lunghe camminate o da scarpe che non calzano bene che provocano callosità soprattutto nella parte convessa delle dita o in altri punti di pressione. Piccole ferite e vesciche possono condurre a ulcerazioni plantari profonde. Altri pazienti inizialmente si accorgono di non riuscire a discernere stimoli caldi e freddi e di essere insensibili al dolore quando si procurano ferite e bruciature.
L'esame neurologico rivela disturbi sensitivi distali che possono alterare tutti i tipi di sensibilità oppure solo la sensibilità termica e dolorifica lasciando inalterata la sensibilità alle vibrazioni e alla propria posizione nello spazio.
Il grado di coinvolgimento della componente motoria è molto variabile persino all'interno delle famiglie e va da assente a grave debolezza dei muscoli distali e atrofia dei piedi che causa marcia steppante. Nei pazienti con forte coinvolgimento motorio l'inclusione in HSAN è dovuta alla presenza distintiva di ulcerazioni della pelle e alla perdita di sensibilità.
Le deformità dei piedi promuovono la formazione di ulcere nonché alterazioni nella pelle come ipercheratosi nei punti di pressione, onicomicosi e paronichia.
Complicazioni comuni sono fratture spontanee, ostiomeliti, necrosi e artropatia neuropatica che può necessitare l'amputazione.
Spesso si osservano anche anomalie autonomiche che consistono in disturbi della sudorazione: iperidrosi, ipoidrosi o anidrosi; raramente si può osservare ipotensione, disfunzione erettile e disturbi nella lacrimazione.
Con il progredire della patologia, la perdita di sensibilità e la debolezza muscolare possono espandersi dalle parti distali degli arti inferiori alle zone prossimali e possono essere coinvolte anche le mani.
In alcune famiglie affette da HSAN I è stata riscontrata ipoacusia o sordità, o è stata osservata tosse e riflusso gastrointestinale. Alcuni pazienti riportano sintomi sensitivi come dolore lancinante di bruciore o scossa elettrica agli arti o nel tronco.
Generalmente la progressione è lenta e la prognosi buona, ma spesso è severamente debilitante con il perdurare della malattia.
Non esiste al momento una terapia, ma la diagnosi è importante per i pazienti e i famigliari a rischio, inoltre il trattamento e la cura delle ricorrenti infezioni e ulcerazioni permette di evitare complicazioni come l'amputazione.
Possono essere coinvolti tutti i tipi di sensibilità, ma spesso è colpita la sensibilità termica e dolorifica suggerendo una neuropatia principalmente delle piccole fibre.
La HSN I mostra alterazioni elettrofisiologiche variabili tra e all'interno delle famiglie.
È stato dimostrato danno assonale sia dei nervi sensitivi che motori. I potenziali sensitivi spesso sono assenti negli arti inferiori ma appaiono normali negli arti superiori.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Le neuropatie sensitive e autonomiche ereditarie: caratterizzazione molecolare
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Informazioni tesi
Autore: | Elisa Tecchio |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | scuola di farmacia, biotecnologie e scienze motorie |
Corso: | Biologia |
Relatore: | Donata Luiselli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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