Skip to content

Aspetti neuropsicologici nella valutazione estetica dei giardini e del paesaggio

Neuroanatomia della visione

Il sistema visivo umano trasporta più informazioni al cervello di qualsiasi altro sistema. Il sistema visivo include l’occhio e la retina, i nervi ottici e le vie interne visive all’interno dell’encefalo, dove molti centri visivi rielaborano le informazioni riguardo ai diversi aspetti dello stimolo visivo quali forma, colore, movimento.

L'occhio ha il compito di ricavare informazioni sull'ambiente circostante attraverso la luce. L'occhio umano raccoglie la luce che gli proviene dall'ambiente, ne regola l'intensità attraverso l'iride. La luce passa attraverso il cristallino (sistema di lenti) per raggiungere la retina, un sottile tessuto che costituisce la superficie interna del globo oculare. Nella retina sono presenti i fotorecettori che inviano, attraverso una complessa via nervosa (nervo ottico), le informazioni all’encefalo.

II - Nervo cranico: nervo ottico è una via nervosa costituito da circa 1.000.000 di fibre mieliniche che mette in collegamento i fotorecettori della retina con la corteccia cerebrale nel lobo occipitale.

Il nucleo genicolato laterale è un’area intermedia localizzata nel talamo che ha il compito di elaborare le informazioni visive proveniente dalla retina. È composto da due strati principali: uno analizza le caratteristiche del movimento e della profondità del campo visivo e l’altro esegue l'analisi delle forme e dei colori. Il NGL raccoglie le informazioni dalla retina, inviandole quindi alla corteccia visiva primaria.

Nervi cranici: i nervi III, IV e VI sono i responsabili dei movimenti oculari.

III nervo oculomotore, permette la costrizione della pupilla.

IV nervo trocleare, innerva il muscolo obliquo superiore dell'occhio, il quale provvede a ruotare l’occhio verso il basso e internamente.

VI nervo abducente, assieme ai nervi oculomotore e trocleare contribuisce al controllo della muscolatura estrinseca dell'occhio.

Altri muscoli oculari operano singolarmente, come ad esempio il muscolo elevatore delle palpebre pur non esercitando funzioni sul bulbo oculare. Numerose strutture del cervello, sia della corteccia sia di strutture sottocorticali e del tronco dell’encefalo, sono coinvolte nel controllo dei movimenti oculari che rendono possibile la visione. Quando gli occhi eseguono una scansione per osservare l’ambiente circostante, questa è eseguita in un periodo brevissimo. La presenza di un oggetto in movimento all’interno della scansione comporta forme diverse di movimento, l’inseguimento lento dell’oggetto permette di mantenere l’immagine a un fuoco distinto. Quando abbiamo un movimento inaspettato della testa o del corpo, il sistema oculomotore attiva movimenti riflessi dei muscoli della testa e degli occhi che vanno a compensare e mantenere la fissazione continua sull’oggetto in visualizzazione. Il movimento coniugato dello sguardo permette di muovere in maniera sincronizzata i due occhi per continuare a seguire il bersaglio. La fissazione di un solo punto è chiamata convergenza e richiede l’utilizzo di muscoli intraoculari. Tuttavia noi non percepiamo immagini statiche o senza profondità, ma vediamo un ambiente vivo, ricco di particolari e sfumature, carico di ricordi e tridimensionale. Possiamo pensare quindi a una grande azione intrapresa dall’encefalo che elabora le informazioni provenienti dalla retina e definire il cervello un vero e proprio organo della visione.

Corteccia visiva è principalmente la corteccia visiva primaria o V1, ma include anche altre aree visive corticali come la V2, V3, V4, e V5. La corteccia visiva primaria è corrisponde all’area di Brodmann, 17. Le aree corticali V2 e V3 sono formate dall'area di Brodmann e comprendono l’area 18 o area visiva secondaria e l’area 19 o area associativa di Brodmann. Esiste una corteccia visiva per ogni emisfero cerebrale. La corteccia visiva dell'emisfero sinistro riceve segnali provenienti dal campo visivo destro, e la corteccia visiva di destra riceve segnali provenienti dal campo visivo sinistro. L’area visiva primaria, elabora le informazioni relative a oggetti statici e in movimento. È la prima zona in cui si dirigono le fibre che giungono dal nucleo genicolato laterale e contiene una mappa estremamente dettagliata dell’intero campo visivo. È, inoltre, la prima stazione del sistema visivo che riceve informazioni da entrambi gli occhi. V1 invia informazioni alle aree visive secondarie. La corteccia visiva secondaria (V2) e la corteccia visiva terziaria (V3) sono definite aree associative della visione in quanto implicate nell’analisi, nel riconoscimento e nell’interpretazione delle immagini elaborate nella corteccia visiva primaria.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Aspetti neuropsicologici nella valutazione estetica dei giardini e del paesaggio

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Walter Fantuz
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Padova
  Corso: Scienze Forestali ed Ambientali
  Relatore: Paolo Semenzato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 102

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi