Il contributo di Anna Freud allo studio della malattia infantile
Nascita di un bambino con malattia congenita ed elaborazione del lutto
Osservando le reazioni degli esseri umani in situazioni di crisi dovute ad evento catastrofico, in particolare della nascita di un bambino handicappato, l'attenzione è focalizzata oltre che sulle figure genitoriali, anche su tutto il personale medico come pediatri, assistenti sociali, infermieri e tutti coloro che partecipano direttamente al trauma vissuto dalla famiglia protagonista.
Di questa tematica si è occupato anche Solnit ( 1977).
La spiegazione teorica fornita si basa sul processo di lutto che si sviluppa nella figura materna nei confronti del nascituro.
Durante la gravidanza, la madre si prepara psicologicamente all'evento che sta per accadere, idealizzando nella propria mente il desiderio di un bambino perfetto o concependo la paura dell'arrivo di un bambino con qualche deficit. Il pensiero freudiano ricollega a questo fenomeno lo studio per la perdita dell'oggetto che in questo caso rappresenta la perdita del bambino sano desiderato (1914).
L'insorgere di un trauma è molto probabile in quanto spesso accade che vi sia una forte discrepanza tra il desiderio della madre che si presenta eccessivamente irrealistico e l'arrivo del nascituro.
L'immagine del bambino atteso rappresenta l'insieme delle rappresentazioni del Sé e degli oggetti amati come il marito, la madre, i fratelli, ma è anche collegata ai ricordi di antichi problemi, conflitti o paure.
Il termine che spesso si ritrova affrontando questo tema è "inaspettato". Inaspettato è il bambino atteso, inaspettato è il bambino temuto, inaspettato sarà il suo stato di salute.
La creatura conterrà le ansie, le gioie, le paure, i desideri della donna che la porterà in grembo e nell'eventualità in cui essa non rispecchi l'immagine idealizzata dalla madre nel corso dei 9 mesi si incorrerà in significative conseguenze alle quali la famiglia non rimarrà solo spettatrice.
Freud pone molta attenzione sul processo di lutto, definendolo come "la perdita di un oggetto di valore, che si tratti di una persona amata, di un possesso caro, un lavoro, uno status, una casa, un paese, un ideale e così via. Un lutto senza complicazioni segue un corso costante, modificato soprattutto da una perdita improvvisa, dalla natura della preparazione all'evento e dalla significatività dell'oggetto perduto per chi sopravvive." (pag. 143-144).
Le aspettative e i desideri concepiti dalla madre si dissolvono al momento della nascita di un bambino handicappato con conseguente prevaricazione delle angosce e dei timori di avere un bambino non perfetto.[...]
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Il contributo di Anna Freud allo studio della malattia infantile
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Informazioni tesi
Autore: | Veronica Guidi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli |
Facoltà: | Scienze e tecniche psicologiche |
Corso: | DIPARTIMENTO DI SCIENZE FORMATIVE, PSICOLOGICHE E DELLA COMUNICAZIONE |
Relatore: | Antonella Gritti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 29 |
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