Joseph Conrad e il Mito del Viaggio. Nostromo e Heart of Darkness tra letteratura e cinema
Narro ergo Viaggio
Quando iniziamo a raccontare, quando ci cimentiamo nel descrivere qualcosa, il nostro narrare si fissa inevitabilmente all‘interno degli estremi di origo et mors. Qualunque sia il tempo in cui la storia esordisce, il lettore e lo scrittore condividono un codice comune per giungere al significato finale, tanto cercato lungo il cammino espositivo.
Si stabilisce un patto tra autore e lettore che fornirà uno scritto dai contenuti finzionali o semireferenziali ma capaci entrambi di percorrere un tragitto i cui confini sono la copertina del libro, i cui punti cardinali sono i numeri a piè pagina, i cui lidi sono titoli e capitoli e i cui navigatori sono i personaggi principali del racconto e i luoghi da essi attraversati. Eroi, labirinti e mostri di lettere.
Non parliamo dunque di una letteratura di viaggio bensì di un viaggio attraverso le lettere, di una periegetica segnata da stazioni e tappe fisse ma di
matrice grafica. Il viaggio predilige lo spazio esterno, di cui ha un bisogno quasi incondizionato per esistere, al contrario del racconto che si muove sul versante tempo. Ovviamente quando il viaggio passa dallo spazio esterno a quello interno, ogni differenza si annulla. In questo modo ogni viaggio è racconto e ogni racconto è viaggio. Una questione di scelte dunque, legate alle mete da raggiungere o ai tempi da rispettare. Qualunque sia la meta, l‘obiettivo o la finalità ultima, esse restano sempre allegoriche per ogni viaggio o racconto.
L‘Odissea, di certo l‘epopea più famosa al mondo, nasce appunto come racconto orale proferito dallo stesso eroe-protagonista, Ulisse. Nel raccontare ad Alcino re dei Feaci le proprie peripezie, egli fa il viaggio e il viaggiatore, autoproclamandosi eroe. Da una parte il narratore procede nello spazio fisico, dall‘altra il narratario fornisce il ricettacolo interiore entro cui l‘enunciato prende forma.
Ma cosa rappresenta, dopo millenni, la figura del viaggiatore?
Come la figura del monomito Ulisse ha attraversato la storia delle lettere dopo aver egli stesso incipitato la narratologia del viaggio?
Questo brano è tratto dalla tesi:
Joseph Conrad e il Mito del Viaggio. Nostromo e Heart of Darkness tra letteratura e cinema
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Informazioni tesi
Autore: | Tommaso Lippiello |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Testi e Linguaggi nelle letterature dell'Europa e delle Americhe |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Marco Pistoia |
Correlatore: | AnnamariaLaserra |
Istituito da: | Università degli Studi di Salerno |
Dipartimento: | Dipartimento Lingue e Letterature Straniere |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 335 |
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