Per una Sociologia della Preghiera
Motivazioni filosofiche per la preghiera
Nessuno ha presentato meglio di Epitteto il pensiero etico sulla preghiera “Chiedi agli dèi non quello che desideri ma che ti liberino dal desiderare. Gli dèi ti ascolteranno quando preghi non per quel che è piacevole ma per quello che è moralmente buono, se tu gioisci non del piacere ma della virtù”.
Più in generale i filosofi pregano principalmente per la realizzazione di valori morali nella vita individuale: Senofane prega per avere potere di fare cose giuste, Apollonio di Tiana chiede libertà dai possedimenti e dal bisogno, Epitteto suggerisce di chiedere sobrietà dell’anima. Gli oggetti della preghiera per Seneca sono invece uno spirito giusto e un’anima sana.
Giovenale nelle Satire detta le regole della preghiera stoica “Dovresti pregare per una mente saggia in un corpo vigoroso, per un cuore forte che non ha paura della morte e che considera la lunghezza dei giorni l’ultimo dei doni della natura; che può sopportare ogni lavoro faticoso e che non conosce né rabbia né desiderio”. Pitagora infine desidera che l’uomo saggio preghi “perché gli stolti possano ricevere ciò che è buono perché essi non sanno cosa è veramente buono”.
Spesso la preghiera è formulata in un modo generico e astratto che corrisponde all’assenza di motivi definiti di preghiera. Pitagora dice che potremmo pregare semplicemente per quel che è buono senza dare nomi particolari a desideri concreti.
Lo stoicismo raggiunge la perfezione di questo concetto di abbandonare tutti i desideri personali, raggiungere una completa assenza di desiderio, un’assoluta indifferenza e un abbandono nelle mani del fato. In sintesi l’uomo saggio prega ma non chiede, confessa la sua dipendenza assoluta, rinuncia alla propria volontà, ed è pronto ad ogni destino, vita o morte, felicità o infelicità, onore o vergogna, senza opporsi o contraddire. Nell’espressione di rassegnazione, l’ideale stoico di preghiera è simile a quello della preghiera mistica.
Le preghiere stoiche sono però fredde e impersonali a differenza di quelle mistiche, notevoli per il loro calore, per l’espressione di rapimento che le caratterizza (mistici Cristiani, Sufi, Indu). Ma vediamo ora più nel dettaglio i contributi di alcuni filosofi sull’argomento.
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Per una Sociologia della Preghiera
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Informazioni tesi
Autore: | Lidia Salvatori |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Sociali |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Mario Aldo Toscano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
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