Autismo ed inclusione scolastica
Motivare lo studente con autismo
Le difficoltà di apprendimento nel soggetto con autismo sono spesso correlate all’aspetto motivazionale, in quanto ci si trova di fronte alla frustrazione di dover affrontare compiti non piacevoli o sconosciuti che scatenano ansia e comportamenti di evitamento. Affrontare attività che non suscitano nessun interesse scatenano reazioni negative che l’adulto abile deve cercare di debellare attraverso l’uso massiccio del rinforzo e delle strategie di aiuto più efficaci al fine di rendere l’attività più gradevole.
Motivare il soggetto con autismo è un sfida che si pone ogni giorno all’insegnante di sostegno. Ciò si correla in particolar modo alla ristrettezza di interessi del bambino e del suo repertorio di abilità. Spesso i bambini con autismo sono frequentemente esposti ad insuccessi, a punizioni che li rendono ancora più restii di fronte alle esperienze che la vita gli offre.
La motivazione di un individuo è fortemente correlata alla sua storia di apprendimento, caratterizzata da fallimenti, successi, rinforzi, punizioni, variabili ambientali particolari. In particolare, le esperienze correlate a lodi e successo tendono a ripetersi, quelle correlate a sentimenti frustranti scatenano comportamenti di fuga ed evitamento G. Carradori et l.,2017).
Utile al fine di motivare il soggetto sono le strategie proattive, in grado di suscitare reazioni positive, produttive che permettono anche un accrescimento dell’autostima e della voglia di mettersi in gioco. Prima di tutto è necessario individuare le attività sfidanti per il soggetto e calibrarle in base alle sue potenzialità, individuare i rinforzatori disponibili che possono essere usati al fine di motivare il soggetto, ricordandosi sempre di associare ad assi le lodi sociali. Inoltre è importante definire i tempi di un compito al fine di rendere l’attività piacevole e mantenere alto il livello attentivo. E’ importante poter insegnare in ambienti naturali, partendo dagli interessi del bambino per poter pianificare apprendimenti interessanti riducendo al massimo potenziali distrattori.
Nello specifico, l’organizzazione del tempo e dell’ambiente si basa sul principio della “normalizzazione”, ovvero fornire al soggetto con autismo un “progetto di vita e caratteristiche della vita quotidiana che sono il più vicino possibile alla vita di comunità. E’ importante dunque andare a delineare spazi e tempi in modo attento. L’intervento deve essere dilatato nel corso della giornata e per tale motivo si sottolinea sempre come esso non deve essere limitato solo al contesto classe, ma anche al contesti di vita quotidiana. Viene infatti sempre sottolineata l’importanza di generalizzare gli apprendimenti in tutti i contesti di vita del soggetto, trasferendo così le abilità acquisite in un determinato luogo e con specifiche persona, a setting e soggetti differenti" ( G. M. Guazzo, 2011)..
Alla base di un apprendimento basato sulla motivazione vi è anche la necessità da parte dell’adulto di trovare la strategia adeguata al fine di divenire egli stesso rinforzante per il bambino. Ciò avviene mediante un associazione dell’adulto con i rinforzatori del bambino, erogandoli in forma gratuita, mostrando sorrisi, offrendo attività piacevoli. Ciò si concretizza nel pairing, ovvero quel processo attraverso il quale l’adulto stabilisce se stesso come un rinforzo condizionale , al fine di stabilire una relazione positiva con il bambino.
Con il pairing dunque il bambino impara a fidarsi e a non evitare l’adulto, ma anzi a collaborare. Stabilita una buona relazione basata sulla fiducia sarà più semplice insegnare in un clima collaborativo e rinforzante che mantenga alta la motivazione del bambino ( G. M. Guazzo, 2011).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Autismo ed inclusione scolastica
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Informazioni tesi
Autore: | Verdiana Privitera |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Specializzazione per le Attività di Sostegno Didattico agli alunni con disabilità (TFA) |
Anno: | 2020 |
Docente/Relatore: | Paolina Mulè |
Istituito da: | Università degli Studi di Catania |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 30 |
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