Ecocidio o genocidio? Analisi su civiltà che non erano destinate a morire

In Armi, Acciaio e Malattie pare che Montezuma abbia regalato l'impero azteco al Dio Cortés senza far nulla e che poche centinaia di uomini siano riusciti a vincere su di un intero popolo già stremato dal vaiolo.

Bisogna considerare che da sempre nella storia mesoamericana abbiamo avuto l'impersonificazione di un capo politico/religioso con un dio del “pantheon”. Il corpo della persona diventava contenitore del dio, ma non dio stesso.
Bisogna stare attenti in queste culture quando si cerca di definire cosa sia un dio e cosa sia l'essere umano, perché la religione e la sua rivelazione sono così impregnate nella vita dei popoli precolombiani che a volte non si potrebbe neanche parlare di vera religione. Basta pensare alle piramidi Azteche, fatte su immagine e somiglianza delle montagne, “vere” come quelle reali, conseguenza del fatto che non esiste un concetto di Madre Natura nella cultura azteca.

Chiarito questo, possiamo confermare che inizialmente Hernan Cortés fu visto come un dio, precisamente Quetzalcoatl (“Serpente Piumato”). Perché proprio quel dio? Era straniero, faceva parte di una cultura estranea a quella azteca, più vecchia, quella tolteca. Quetzalcoatl aveva un fratello gemello, un certo Tezcatlipoca. Per farla breve, Quetzalcoatl fu esiliato dal suo regno ma una profezia annunciava il suo ritorno in un imprevisto futuro.
In La Conquista dell’America Todorov fa notare anche l'importanza storica di Quetzalcoatl, di come nella leggenda partì verso est e da est sarebbe tornato. Secondo invece gli scritti storici era una sorta di grande comandante, o di sacerdote, che andò via dalla sua città sacra, Tula.

Cortés giunge dalla costa dell'est e per di più capita in un periodo dove Quetzalcoatl non viene particolarmente adorato, viene avvistato per la prima volta in un infausto giorno calendariale. Tra le varie lettere inviate dal conquistadores al proprio Re abbiamo la coscienza stessa dello spagnolo di essere stato scambiato per qualcosa di simile al divino. Molti missionari descrissero questa trasformazione divina dello spagnolo, come riassunse anche il francescano Bernardino de Sahagun:
"Άzoma mandò gente per ricevere Quetzalcoatl, perché pensava che era lui che veniva, perché lo aspettavano ogni giorno, e dato che sapeva che Quetzalcoatl era partito per mare verso Oriente e le navi venivano da Oriente, per questo pensavano che era lui"