Il gambero della Louisiana nel Parco Agricolo Sud Milano e la comunicazione didattica come strumento di limitazione della sua diffusione e di salvaguardia delle aree naturali

I monitoraggi per verificare la presenza di P. clarkii, L. vulgaris, T. carnifex e Hyla intermedia, sono stati effettuati in 32 dei 35 siti oggetto dello studio (compresi quelli delle due aree in cui sono stati fatti i rilevamenti preliminari per le rane rosse). In tre zone umide non è stato possibile effettuare il censimento a causa della totale copertura di Lemna o per la mancanza di acqua nel sito.
Per ogni sito sono stati pianificati almeno 3 passaggi (con cadenza ogni 10 giorni) dei quali il primo da effettuarsi in orario diurno, i successivi dopo il tramonto. Il periodo scelto è quello degli accoppiamenti per le due specie di tritone e per la raganella. In tale lasso di tempo, che va da inizio aprile ad inizio maggio, i tritoni conducono vita acquatica, muovendosi sul fondo principalmente di notte. Le raganelle abbandonano gli alberi per recarsi negli specchi d’acqua dove, specialmente dopo il crepuscolo, iniziano i loro canti.
Il primo passaggio diurno è stato utile per effettuare un censimento preliminare, cercando tracce di presenza del gambero della Louisiana quali exuvie, individui morti o esemplari (anche di anfibi) in attività anche di giorno e per conoscere bene i territori nei quali bisognerà poi muoversi in assenza di luce.
I passaggi dopo il tramonto sono stati utili per indagare la presenza degli adulti di gambero della Louisiana, tritone crestato italiano e tritone punteggiato, in attività sul fondo degli specchi d’acqua. Si è operato con modalità analoghe a quelle descritte nel paragrafo 4.1.1, procedendo ove possibile, all’interno delle zone umide, scandagliando il fondo con l’ausilio di una torcia per contare il numero di individui presenti. Per quanto riguarda Hyla intermedia l’indagine di presenza avveniva tramite ascolto dei canti.
A seguito dell’individuazione degli urodeli si è provvisto alla cattura degli esemplari con l’ausilio di un retino, per determinare la specie ed il sesso (per quanto tali distinzioni siano facilmente individuabili anche senza cattura, date le evidenti differenze, se ben illuminati dalla torcia. Si legga a proposito il paragrafo 4.1.2.1).
In ognuno dei siti, si è rilevata anche la presenza di individui metamorfosati di Pelophylax kl. esculentus (sia tramite riconoscimento visivo che dal canto) e Tracheys scripta.
Infine, anche nei monitoraggi notturni, nelle aree oggetto di reintroduzione di rane rosse, si è indagata la presenza di ovature, girini e soprattutto adulti in canto sott’acqua (con l’uso dell’idrofono).