La mobilità degli studenti universitari: un sistema di modelli per il Campus di Tor Vergata

I modelli di frequenza calibrati per il Campus universitario di Tor Vergata presentano valori elevati di R². Questo significa che essi sono ben rappresentativi della realtà, ovvero con buona probabilità rappresentano le scelte effettivamente compiute dagli studenti.
Le destinazioni meta degli spostamenti della maggioranza degli intervistati hanno un R² compreso tra lo 0,57 della Facoltà di Giurisprudenza e lo 0,69 della sede “Nuovi edifici” della Facoltà di Ingegneria.
Il Laboratorio di Ecologia e Acquacoltura presenta un R² molto alto, ma la sua attendibilità è discutibile in quanto solo 11 intervistati (lo 0,18% del totale) hanno dichiarato che il Laboratorio è la destinazione dei loro spostamenti di andata, un campione troppo esiguo per poter ritenere rappresentativo il modello. Un discorso analogo può essere fatto anche per le altre due destinazioni che presentano un R² molto distante da quello del Campus di Tor Vergata: il Policlinico (R² pari a 0,72) e il Rettorato (R² pari a 0,36).
In tutti i modelli il coefficiente relativo all’attributo “Sesso” ha valore positivo, il che sta a significare che gli studenti di sesso femminile tendono ad andare con maggior frequenza nel Campus di Tor Vergata. Il coefficiente relativo all’attributo “Età” è negativo in tutti i modelli, pertanto si può stabilire che gli studenti più anziani si recano al Campus con minore frequenza. L’unica eccezione è rappresentata dal modello della sede “Nuovi edifici” della Facoltà di Ingegneria,ma con ogni probabilità questa è dovuta al fatto che in questa sede vengono impartiti prevalentemente corsi didattici della Laurea Magistrale.
I coefficienti relativi agli attributi “Possesso dell’autovettura” e “Possesso della moto” hanno valore positivo in tutti i modelli, come era anche logico attendersi, in quanto, come detto in precedenza, il Campus di Tor Vergata è facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto individuale e, come emerso dall’indagine, gli intervistati che hanno a disposizione un’automobile o una moto la preferiscono ai mezzi di trasporto collettivo per via della comodità, della flessibilità degli orari e soprattutto perché non ritengono adeguata l’offerta di trasporto collettivo.