Stalking: quando le attenzioni diventano persecuzione. La risposta penalistica (art. 612-bis c.p.)

Le vittime di atti persecutori, con l'introduzione del decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11, sono oggi tutelate da una serie di misure preventive idonee in quanto tali a fornire una rapida risposta alle violenze e a garantire alle vittime un sostegno immediato nei casi di stalking.

Oltre ai già visti e approfonditi strumenti di denuncia, le vittime di atti persecutori, sulla base dell'art. 11 del decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11, possono contare sull'aiuto assistenziale delle forze dell'ordine, dei presidi sanitari e dalle istituzioni pubbliche che hanno l'obbligo di fornire alla vittima stessa tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza presenti sul territorio e, in particolare, nella zona di residenza della vittima. Inoltre, le stesse, provvedono a mettere in contatto la vittima con i centri antiviolenza, qualora ne faccia espressamente richiesta.

Il Dipartimento per le Pari Opportunità nel 2006 ha attivato un numero di pubblica utilità, il 1522, per permettere l'emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Questo stesso numero viene oggi utilizzato anche in tema di atti persecutori per fornire ascolto e sostegno alle vittime di stalking.

Si tratta di un servizio attivo 24 ore su 24, disponibile in diverse lingue, in grado di fornire una prima risposta ai bisogni delle vittime rispetto ai servizi socio sanitari privati e pubblici a cui rivolgersi a livello locale. L'approccio telefonico, permettendo un avvicinamento graduale della vittima al servizio, consente, di fatto, un'inconsapevole presa di coscienza da parte della vittima della situazione di pericolo in corso a suo danno garantendone un più rapido intervento.

Il decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11, prevede l'utilizzo di questo servizio attraverso l'art. 12 che ha il seguente contenuto:

"1. Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità è istituito un numero verde nazionale a favore delle vittime degli atti persecutori, attivo ventiquattro ore su ventiquattro, con la finalità di fornire, nei limiti di spesa di cui al comma 3 dell'articolo 13, un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica da parte di personale dotato delle adeguate competenze, nonché di comunicare prontamente, nei casi di urgenza e su richiesta della persona offesa, alle forze dell'ordine competenti gli atti persecutori segnalati".

L'obiettivo principale che assolve questo strumento è quello di avvicinare le vittime di atti persecutori, in modo progressivo e non traumatico, alle strutture di sostegno, per garantire loro una tutela effettiva e tempestiva.