Il Disturbo di Panico e la terapia cognitivo-comportamentale. Un caso di studio.

La metodologia di intervento utilizzata nel gruppo preso in esame ha origine nella Clinical Research Unit for Anxiety Disorders (CRUFAD) di Sydney, diretta dal Dott. Gavin Andrews, centro specializzato nella terapia dei disturbi d'ansia che collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il metodo Andrews è stato presentato per la prima volta in Italia nel marzo 1997 in un corso di formazione per psichiatri e psicologi tenuto dallo stesso Andrews, dal titolo “Trattamento di gruppo dei disturbi d'ansia nei Servizi di Salute Mentale’. Al termine dell'esperienza formativa, operatori di diversi presidi territoriali ne hanno iniziato l’applicazione pratica. In molti centri sono stati utilizzati strumenti di valutazione dell’efficacia del metodo anche nella realtà dell'assistenza pubblica italiana. Nel loro complesso, i dati di esito riferiti sia a variabili sintomatologiche sia alla qualità di vita dei pazienti concordano nel confermare l'efficacia e l'applicabilità del metodo anche nel nostro contesto (Leveni, Piacentini, Campana, 2002). Possiamo quindi oggi affermare che la psicoterapia cognitivo-comportamentale secondo i modelli di Aaron Beck e di Albert Ellis, risulta la più diffusa e quella la cui efficacia è stata dimostrata scientificamente (Roth e Fonagy, 1997). Non solo: il trattamento di gruppo secondo il metodo di Andrews et al. prevede modalità di svolgimento intensive che consentono di ottenere risultati in tempi rapidi e a costi relativamente contenuti. Per quanto riguarda il trattamento dei disturbi di panico l' approccio cognitivo non viene utilizzato da solo, ma viene combinato con l'esposizione agli stimoli scatenanti del panico sia interni sia esterni, il rilassamento e le tecniche di respirazione. Quando vengono utilizzati questi trattamenti combinati i miglioramenti sono considerevoli. Barlow et al. (1989), Kloeko et al. (1990) e Beck et al. (1992) hanno confermato questo dato con i risultati dei loro studi: il 90% circa dei pazienti affetti da DP risultava libero dal panico dopo aver seguito un trattamento combinato di questo tipo.