Ritmi ultradiani e attenzione sostenuta in compiti in modalità visiva

Le serie temporali, sono sequenze di eventi discreti, ordinati nel tempo e separarti da un intervallo costante nella forma di Xt – Xt + 1.
Le serie temporali possono avere, però, carattere “continuo”, ma in ambito psicologico si affrontano molto di più serie di valori discreti, rilevati in base al tempo, come il totale di movimenti in ogni unità temporale.
Le serie temporali, inoltre, possono essere studiate nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza.
Alla prima categoria corrisponde la descrizione delle serie temporali in relazione all’osservazione di istanti temporali differenti fra loro.La seconda categoria, invece, si caratterizza per la sovraimposizione alle serie temporali, di onde sinusoidali a frequenze differenti e note (Nicole,1992).
Al primo dominio, quello del tempo, si applicano metodi di analisi qualitativa o macroscopici, al fine di definire l’andamento tipico del ciclo considerato. Al secondo tipo di dominio, quello della frequenza, si applicano i metodi di analisi quantitativa o microscopici, i quali confrontano una serie di dati con funzioni volte ad indagare i parametri matematici di base (Enright,1981).
L’approccio quantitativo viene utilizzato per ottenere una rappresentazione approssimativa delle serie temporali e per individuare funzioni e modelli matematici antistanti le periodicità individuate; questo tipo di tecniche richiedono però l’utilizzo di operazioni matematiche di preparazione effettuate sulle serie temporali, per ridurre i fattori le cui media e varianza variano nel tempo, come il trend, che invalidano molte analisi.
L’analisi di Fourier si basa sul principio matematico secondo cui ogni funzione complessa, può considerarsi come somma di funzioni sinusoidali.