Analisi della qualità di modelli digitali del terreno (DTM) derivati da mappe a curve di livello
Metodi di validazione di un DTM
La disponibilità di dati territoriali gratuiti o a basso costo sembra aver diminuito la qualità dei prodotti di un DTM. In questo paragrafo analizzeremo i modelli orografici (DTM) matriciali, composti da una semina a passo costante di valori di quota che esprimono l’altezza media dei punti del terreno circostanti il centro delle celle. Se non si adottano interpolazioni si ha una specie di terrazze. Con un’interpolazione lineare, la quota di ogni punto viene invece calcolata da quella dei quattro valori circostanti della matrice. La superficie risultante è poi approssimabile, per esempio, con una struttura di tessere piane triangolari. Un DTM matriciale può includere anche valori di quota non medi ma modali o, per applicazioni aeronautiche, addirittura massimi. I principali problemi che insorgono quando si dispone di un DTM matriciale riguardano la qualifica del suo contenuto. Intanto può accadere che il DTM stesso sia organizzato in coordinate terrestri (quindi ortogonali proiettate) mentre l’applicazione può richiedere un’organizzazione a passo geografico: in tal caso, si rende dunque necessaria una deproiezione.
Occasionalmente, può avvenire anche il contrario. Se, invece, si dispone di informazioni incomplete la georeferenziazione va stabilita ex-novo; in ogni caso, occorre controllare alcuni punti significativi in elevazione per accettarsi della qualità complessiva del prodotto. Queste operazioni, concettualmente semplici, presentano difficoltà pratiche e costi aggiuntivi che potrebbero talvolta far preferire un DTM più costoso ad uno gratuito ma bisognoso di verifiche. Le principali aree di intervento sono:
- il passaggio da dati proiettati a de-proiettati o viceversa;
- la georeferenziazione;
- il controllo delle quote in punti notevoli.
Prima di analizzare questi punti più in dettaglio, occorre una premessa. La tecnologia di posizionamento planare GPS, che ha conseguito risultati notevoli per semplicità d’uso, risoluzione, precisione e affidabilità, non fornisce simili prestazioni per le quote, che dipendono dal modello utilizzato per il geoide. Si potrebbe operare in modo incrementale rispetto alla quota di punti geodetici vicini ottenendo anche buoni risultati, ma la faccenda si complicherebbe non poco.
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Analisi della qualità di modelli digitali del terreno (DTM) derivati da mappe a curve di livello
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Informazioni tesi
Autore: | Stefano Angelini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Luca vittuari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
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