Proliferazioni di Ostreopsis cf. Ovata nel Mar Adriatico nell'estate del 2009: ecologia e profilo tossico

La rivelazione e la quantificazione della palitossina nei campioni biologici può essere realizzata sia attraverso metodi analitici sia attraverso saggi biologici. Una combinazione di entrambi i metodi per confermare la presenza della tossina risulta decisamente preferibile.

Metodi biologici
I metodi biologici includono il saggio di tossicità sul topo o sul ratto, i saggi in vitro di citotossicità, i saggi biochimici di inibizione della fosfatasi o recettoriali, i saggi immunologici ELISA e RIA. Il saggio biologico sul topoconsiste nell’iniezione intraperitoneale nel topo di un estratto di un campione contaminato seguita dal monitoraggio del tempo di morte. La dose letale è espressa in mouse units (MU) dove una MU è la quantità di tossina che uccide un topo di 20g in 4h.

In relazione al valore della LD50, cheper la palitossina è 450ng/kg, 1 MU equivale a circa 9 ng di palitossina. Sebbene il topo risponda all’iniezione di palitossina manifestando sintomi piuttosto caratteristici prima di morire, ovvero, improvvisi spasmi e convulsioni, il saggio biologico sul topo non è capace di individuare inequivocabilmente la natura dell’agente responsabile.

Saggi alternativi traggono vantaggio dalle proprietà funzionali della palitossina ed includono la citotossicità in vitro, l’emolisi ritardata e il test di neutralizzazione dell’emolisi mediante l’impiego di anticorpi. Tutti questi saggi sono estremamente sensibili, ma nella maggior parte delle situazioni, un risultato positivo richiede un ulteriore conferma attraverso metodi strumentali.

Metodi strumentali
Sulla base delle proprietà chimiche intrinseche della molecola, la determinazione della palitossina, può essere effettuata, attraverso cromatografia liquida con rivelazione ultravioletta seguita da analisi spettroscopica NMR. Sebbene l’NMR permetta la determinazione inconfutabile della palitossina in matrici biologiche, la complessità strutturale della molecola, il suo elevato peso molecolare e i quantitativi estremamente esigui di sostanzasolitamente contenuti nei campioni contaminati, impediscono l’impiego di tale tecnica nel monitoraggio di routine della palitossina. Un’alternativa alla determinazione della palitossina in matrici biologiche è rappresentata dalla combinazione della cromatografia liquida alla spettrometria di massa.