Memoria musicale e malattia di Alzheimer
Memoria e perdita
Le varie metodologie riabilitative che saranno esposte sono mirate a campi specifici e definiti, ma la perdita della memoria e la difficoltà di ritenere nuove informazioni costituisce il più grande ostacolo e vincolo nella formulazione e nell’attuazione di ogni progetto riabilitativo. La progressiva perdita di quasi tutte le facoltà cognitive nella AD ha il suo inizio nel deficit mnemonico; la perdita appare ancora più grave in quanto inizialmente esiste la consapevolezza di una disfunzione e la persona adotta accorgimenti personali per nascondere errori e manchevolezze, ma quasi sempre è incline all’isolamento e al ritiro. Non soltanto il paziente è coinvolto nella perdita, ma tutto il nucleo familiare è colpito. Il problema umano della consapevolezza di malattia è stato studiato soltanto recentemente, mentre l’attenzione è stata di solito rivolta agli aspetti cognitivi e alla loro compromissione. Arrivare a una migliore conoscenza della relazione tra compromissione dell’insight (consapevolezza di malattia) e demenza sarà utile anche ad avviare progetti riabilitativi mirati. Accade spesso che il paziente abbia una diversa capacità di comprendere, abbia cioè una percezione di sofferenza che non è in grado di comunicare. Inizialmente è interessata la memoria episodica e compaiono difficoltà ad apprendere e a mantenere nuove informazioni. Nella fase intermedia si evidenziano deficit della memoria remota ed autobiografica e della semantica (conoscenze comuni e significati delle parole). Dal punto di vista della neurochimica il deficit è causato da una compromissione del sistema dei neurotrasmettitori: sono ridotti i livelli di acetilcolina, la cui carenza è connessa con la perdita di memoria, oltre a diminuzione dei livelli di noradrenalina, serotonina, somatostatina, neuro peptide Y ecc… La selezione delle informazioni e il successivo immagazzinamento nell’archivio della memoria a lungo termine si avvale delle strutture del lobo temporale mediale (MLT) e delle aree frontali.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Memoria musicale e malattia di Alzheimer
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanna Dellacasagrande |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Musicoterapia |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Alfredo Raglio |
Istituito da: | Casa della Musica - Genova |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 114 |
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