Il concetto sociologico di paura: un'analisi dei processi e dei fenomeni nella società contemporanea
Marketing della paura
Altro tema in relazione alla strumentalizzazione della paura è quello del "marketing della paura". Con il termine "marketing" facciamo riferimento ad un processo con l'obiettivo finale di individuare bisogni ed esigenze di affermati o potenziali clienti. Il processo del marketing è perciò quello di immettere e rendere adatto per il mercato (alimentando alle volte il mercato stesso) un determinato bene o servizio. Il "mercato della sicurezza" risponde con la produzione e vendita di beni e servizi alla necessità di un aumentata richiesta di sicurezza privata e personale.
Rilevanza dei media
Nella società moderna permeata dai mezzi di comunicazione di massa (i già citati televisione, radio, cinema, giornali e internet), il "marketing della paura" ha fatto leva sul sentimento della paura per affermare e conquistare pubblico e consumatori di riferimento. I mezzi visuali come cinema e televisione furono i primi strumenti, nella modernità, a sfruttare la paura per fini commerciali, stimolando emozioni e sentimenti.
La mercificazione dello spavento
L'immagine del "treno" dei fratelli Lumière fu una delle prime videoproduzioni di creazione umana a provocare e mercificare la paura. Lo stato di suspense nelle produzioni cinematografiche o nei programmi televisivi permette quell'inclusione dello spettatore in un prodotto costruito con lo scopo primario di vendere.
Anche la radio si rese protagonista di un evento a forte impatto emotivo che generò il panico in diverse città negli Stati Uniti d'America nel 1938; uno programma radiofonico, ideato da Orson Wells, che inscenava un'invasione aliena del suolo americano, creando relazioni di panico reale. Uno degli esponenti in relazione al tema di come i mass media costruiscano e amplificano la paura è il sociologo statunitense David Altheide. Dalla sua analisi sul tema, attraverso lo studio del linguaggio nei mezzi d'informazione di massa nei paesi occidentali, si evince che l'utilizzo di parole o di terminologie riconducibili alla parola-chiave "paura" sia esponenzialmente aumentato nel corso del tempo (Altheide, 2018).
Questo discorso sulla paura inquadra delle correlazioni tra la terminologia "paura" in differenti aree tematiche, dove l'espressione "paura-crimine" è quella che si è manifestata con la maggior frequenza (idem.).
L'industria cinematografica e televisiva fa della paura uno dei sentimenti più utilizzati per generare un profitto; le notizie di cronaca dei telegiornali, i programmi su crimini soluti o irrisolti, le trasmissioni d'inchiesta e poi il bombardamento mediatico su malasanità, terrorismo, crisi o catastrofi ambientali (Zizek, 2002). La cinematografia ci propone sceneggiature dove il sentimento della paura è una costante in qualsiasi tipologia di produzione; raccontando dalle crisi coniugali per infedeltà fino a eventi come deragliamenti di treni, aeromobili che precipitano o crolli di edifici nelle produzioni catastrofiche.
Indice Vix
All'inizio del paragrafo si è parlato del termine di "marketing della paura". In correlazione alla quantificazione monetaria del sentimento della paura è interessante porre una parentesi su di uno strumento d'analisi usato in finanza: il Vix. L'indice di volatilità (Vix) è un "indicatore della paura" sviluppato dalla Chicago Board Options Exchange (CBOE) nel 1993, che misura le aspettative del mercato azionario in relazione alla volatilità futura. L'indice analizza la misura della volatilità (la frequenza e l'entità delle variazioni di prezzo in un determinato periodo di tempo) e definisce un indicatore dell'incertezza del mercato. Un indice del rischio sulla "paura" degli investitori nel trattare uno specifico asset (tutto ciò che viene scambiato sul mercato finanziario: materie prime, azioni, valute…).
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Il concetto sociologico di paura: un'analisi dei processi e dei fenomeni nella società contemporanea
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Albertini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Sociologia |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Claudio Alberto Tognonato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
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