Funzionamento familiare e attaccamento ai genitori e ai pari in adolescenza
Margaret Mahler: la prima fase di separazione: individuazione
Uno dei principali contributi alla psicologia psicoanalitica dello sviluppo dell’identità, è da attribuirsi al modello di separazione-individuazione proposto da Margaret Mahler (Mahler,Pine, Bergman,1975). Questo modello consente di evidenziare i quadri patologici che derivano dalle distorsioni o dai blocchi evolutivi. La stessa Mahler precisa che “separazione ed individuazione sono due sviluppi complementari: la separazione consiste nell’emergenza del bambino da una fusione simbiotica con la madre e l’individuazione, invece, consiste in quelle conquiste che denotano l’assunzione da parte del bambino delle proprie caratteristiche individuali”. La Mahler divide il processo di separazione – individuazione in quattro sottofasi:
1. Differenziazione e sviluppo dell’immagine corporea (4°-8° mese): questa fase corrisponde alla presa di coscienza del corpo del bambino; grazie alla coordinazione motoria, il bambino apprende il proprio schema corporeo. A 7-8 mesi distingue la madre dalle altre persone ed è a questa età che sperimenta reazioni di angoscia quando la madre lo lascia e reagisce in modo diverso in base alle persone presenti.
2. Sperimentazione (8°-14° mese): i progressi dell’attività motoria del bambino giocano un ruolo importante nell’evoluzione delle sue relazioni con la madre; il neonato ha così la possibilità di avvicinarsi o di allontanarsi alla madre. Crea così una “distanza ottimale” e giocando riesce a controllare la sua paura di separazione.
La Mahler nota che in questa fase i bambini si interessano anche alle loro parti genitali e alla differenza anatomica tra maschi e femmine.
3. Riavvicinamento(14°-24° mese): Si notano due comportamenti tipici di quest'età: il dare molta attenzione a fatti e gesti della mamma, ed una successione di movimenti di avvicinamento e di allontanamento del bambino nei confronti di sua madre. Verso i 21 mesi, il bambino è capace di trovare una distanza ideale dalla madre. I progressi del linguaggio sono molto importanti in questa nuova tappa. Il bambino è adesso capace di sopportare le attese e le frustrazioni, e si sente interiormente al sicuro.
4. Costanza dell’oggetto libidico (3° anno): Il bambino ha adesso una rappresentazione stabile, permanente e distinta di lui e di sua madre. Non solo egli si sente veramente separato da sua madre, ma percepisce anche le sue caratteristiche sessuali, cioè si percepisce come femmina o maschio, con degli organi sessuali propri della sua identità sessuale. È nel corso di questa fase che l'individualità del bambino si afferma. Al termine di questi 3 anni il bambino si è creato la propria identità, percepisce chi è. Non solo sa di essere diverso da sua madre, ma conosce bene il suo nome, non piange più quando la mamma è assente, ha la propria vita all'asilo e poi a scuola. Tuttavia, questo processo di separazione e di individuazione non è del tutto terminato, e delle frustrazioni o angosce troppo intense possono farlo regredire.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Funzionamento familiare e attaccamento ai genitori e ai pari in adolescenza
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Informazioni tesi
Autore: | Rosaria Dell'acqua |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Fiorenzo Laghi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
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