Omicidio seriale analisi del fenomeno delle coppie serial killer

Lo staging o "messa in scena" è la volontaria alterazione della scena del crimine effettuata nell'immediatezza del fatto direttamente dall'autore del reato, prima che intervengano le forze dell'Ordine.

Le motivazioni di tale comportamento sono due: o l'omicida vuole proteggere se stesso dalle conseguenze relative al delitto, depistando quindi le indagini, oppure prova imbarazzo/vergogna per aver commesso il fatto e quindi cerca di dare dignità alla vittima.

Douglas (Douglas J.E:, Munn, C. 1992¹³¹) effettua una distinzione tra "messa in scena" e "messa in posa", chiamato anche Posing, sottolineando che mentre lo Staging si verifica nei crimini in cui l'autore di reato cerca in qualche modo di depistare le indagini, il Posing invece costituisce la firma del criminale (Roncagalli, 2016).

Quest'ultimo consiste nel posizionare la vittima in un determinato modo per tre motivi: ostacolare le indagini, sorprendere gli inquirenti o raggiungere un senso di piacere perverso.
Quest'ultimo motivo ci permette di capire il perché le vittime di Posing solitamente sono donne e i reati commessi sono a sfondo sessuale.
 
Altro tipo di manipolazione è l'Undoing. Qui l'assassino modifica la scena a causa di un rimorso o compassione nei confronti della vittima dopo averla uccisa. In questi casi l'autore può coprire il corpo della vittima, pulirlo o coprirgli la faccia. Tipico caso è quello di un genitore che uccide il proprio figlio e quest'ultimo viene poi ritrovato con il viso coperto o totalmente avvolto in una coperta o un lenzuolo. Può succedere anche che l'autore di reato nasconda il corpo della vittima sotto al letto o sotto le coperte.

Alcuni casi particolari di staging sono il game playing, il neonaticidio e lo staging di scena non mortale.

Il game playing non è molto frequente e si verifica quando un soggetto che vuole suicidarsi affronta tale gesto come una sfida per gli investigatori, mettendo in scena un omicidio (inesistente) e facendo pensare alla polizia che non si tratti quindi di suicidio, ma che la vittima sia stata assassinata.

Lo staging nel neonaticidio si ha quando il soggetto cerca di modificare l'accaduto, facendo credere che il neonato sia nato già morto. Questo caso particolare di staging è tipico di una donna che ha negato la gravidanza sin dall'inizio.

Infine lo staging di scena non mortale si verifica quando si mettono in scena false situazioni di stupro (ad esempio strappando gli indumenti), si sistema la scena in modo da far capire che si è verificata una colluttazione, furto ecc., si denuncia un sequestro o il soggetto si auto ferisce.

È bene sottolineare che nel momento in cui l'assassino mette in atto uno staging, è inevitabile commettere degli errori, data la difficoltà di far coincidere tutti i particolari, per cui tutte le incongruenze e contraddizioni che si possono riscontrare in tali casi sono state denominate "red flags", ossia degli indicatori che servono proprio a far capire che l'autore di reato ha manipolato la Scena del Crimine.

¹³¹ In https://www.ojp.gov/ncjrs/virtual-library/abstracts/violent-crime-scene-analysis-modus-operandi- signature-and-staging (ultima consultazione 10.12.2022)