Le dinamiche della concentrazione nel mercato dei motori di ricerca: verso un googlepolio?
Lo studio del mercato utilizzando un gioco one-shot
Prima di formalizzare un modello della competizione nel mercato dei motori di ricerca, cerchiamo di analizzare nel dettaglio che cosa si intende per qualità di un motore di ricerca. Un recente sondaggio (https://www.utest.com/bugbattle/q309) effettuato su un migliaio di utenti, provenienti da 50 paesi diversi, evidenzia come il 71 per cento degli utenti sceglie un motore di ricerca in base all’accuratezza generale dei risultati della ricerca.
Il motore di ricerca con la più alta qualità percepita dagli utenti del sondaggio è risultato essere Google, seguito da Bing di Microsoft e da Yahoo!. Basandosi sui risultati dello stesso sondaggio emerge che la qualità di un motore di ricerca, o meglio la qualità percepita dagli utenti, può essere approssimata dal tempo atteso che un utente necessita per ottenere un risultato soddisfacente data la propria query di ricerca.
Questo tempo atteso dipende, sostanzialmente da tre fattori:
- la qualità dell’algoritmo usato da ciascun motore di ricerca,
- la qualità dell’hardware di ciascun motore di ricerca, quindi dalla potenza dei server e dalla capacità di memoria degli stessi,
- l’ammontare di informazioni potenzialmente rilevanti che l’algoritmo può cercare.
Quest’ultimo punto, relativo alla qualità dei dati, rappresenta uno degli elementi chiave nel corso della nostra analisi. Esso, infatti, è costituito da due elementi: dall’ammontare totale di dati online, potenzialmente da tutti i documenti allocati sul Web, e dalle informazioni costituite dalle precedenti query di ricerca e dai click degli utenti, salvati dal motore di ricerca sul quale queste query sono stato inserite. Tenendo conto del fatto che la qualità degli elementi hardware è la stessa per tutti i concorrenti con sufficienti disponibilità di fondi e che lo stesso vale per l’ammontare dei documenti raggiungibili sul Web, dal momento che si tratta di informazioni pubbliche, si arriva a concludere che le differenze della qualità percepita dagli utenti fra i vari motori di ricerca dipende dalla qualità dell’algoritmo e dal numero di ricerche effettuate su ogni motore di ricerca.
Queste informazioni riguardo le keyword cercate dagli utenti e gli eventuali click effettuati dagli utenti stessi a seguito di una ricerca costituiscono un’informazione privata di ogni motore, che è caratterizzata da esternalità di rete. Infatti, se l’utente di un motore di ricerca decide di cercare un’altra query, ha di fronte a sè una scelta di trade-off tra i benefici attesi, ad esempio dei risultati di ricerca accurati, ed i costi attesi, come il tempo utilizzato per effettuare la ricerca.
Tuttavia la query di ricerca inserita dall’utente ed il comportamento di quest’ultimo riguardo ai click su i vari link forniti in seguito alla sua ricerca, assicurano al motore di ricerca informazioni preziose sul comportamento degli utenti. Tali informazioni permettono al motore di ricerca di produrre risultati, per la stessa keyword, in grado di soddisfare maggiormente le richieste dell’utente e, di conseguenza, di aumentare il livello di qualità percepito dall’utente per quel motore di ricerca.
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Le dinamiche della concentrazione nel mercato dei motori di ricerca: verso un googlepolio?
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Informazioni tesi
Autore: | Federico Flussi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Statistiche |
Corso: | Scienze Statistiche ed Economiche |
Relatore: | Luigi Ventura |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 79 |
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