Tecniche di codifica a doppia scansione
Lo standard JPEG 2000
In questo paragrafo vengono presentati i concetti base dello standard JPEG2000. Particolare attenzione è rivolta all'analisi ed alla descrizione dei blocchi funzionali del codificatore e del decodificatore.
JPEG 2000 sarà lo standard per la compressione di immagini statiche del nuovo millennio. Naturale evoluzione del famosissimo JPEG, nasce nel 1997 come risposta alle esigenza di un sistema di compressione per immagini unificato, adatto a trattare immagini di elevata qualità e molto flessibile. Anche se dotato di caratteristiche fortemente innovative, JPEG 2000 non mira, almeno nel breve termine, a rimpiazzare JPEG; piuttosto ci si attende una "transizione", durante la quale il nuovo standard integrerà ed amplierà le funzionalità offerte da JPEG. Seguono, in sintesi, le caratteristiche salienti di JPEG 2000.
- E' un sistema di codifica unico, in grado di trattare in modo efficace immagini provenienti da sorgenti diverse, con diverse necessità di compressione.
- Consente sia la compressione con perdita di informazione (lossy), sia quella senza perdita (lossless).
- Produce immagini con qualità visive migliori, specialmente a bassi bit-rate, rispetto a quelle ottenibili con JPEG, grazie alle proprietà della trasformata Wavelet.
- Permette di modificare ed, eventualmente, di decodificare regioni qualsiasi dell'immagine, operando direttamente sui dati in forma compressa.
- Può generare immagini compresse scalabili sia in risoluzione sia in livello di dettaglio, lasciando la libertà di scegliere quanta informazione e quali parti dell'immagine utilizzare per la decompressione.
- Introduce il concetto di "zona di interesse" (ROI) di un'immagine.
- E' in grado di raggiungere ragguardevoli tassi di compressione con qualità ancora accettabili.
- Sono previste opzioni specifiche per aumentare la resistenza alla propagazione degli errori, che ne rendono interessante l'impiego in applicazioni mobili, con canali a banda trasmissiva limitata ed in presenza di disturbi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Tecniche di codifica a doppia scansione
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Carosi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Elettronica |
Relatore: | Alessandro Neri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 143 |
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