Emozioni, cultura e linguaggio: come le parole che conosciamo influenzano ciò che esprimiamo
Linguaggio ed emozioni: una relazione bidirezionale
La relazione tra linguaggio ed emozioni può essere analizzata prendendo in considerazione due diversi punti di vista: 1) possiamo considerare la produzione del linguaggio emozionale come derivante dalle emozioni oppure 2) possiamo considerare le emozioni espresse come derivanti dal linguaggio emozionale (Bamberg, 1997).
Secondo il primo punto di vista, le emozioni sono qualcosa che viene provato internamente dal soggetto cui segue un qualche tipo di comunicazione, sia essa verbale o non. In un primo senso, le emozioni possono quasi essere considerate un particolare tipo di linguaggio non verbale che svolge una doppia funzione comunicativa all’interno di sé e all’interno del gruppo sociale (Oatley &Johnson-Laird, 1987), possiamo vedere, cioè, le emozioni come dei segnali trasmessi a noi stessi e agli altri: a noi stessi perché ci indicano come agire e ci guidano nella comprensione e nella scelta di ciò che per noi è utile e positivo e agli altri perché le persone che ci sono attorno intuiscono ciò che sentiamo facendo sì che le nostre emozioni assumano il ruolo di indicatori anche per le loro azioni (Oatley, 2007). Ad esempio, la tristezza che sento perché il mio amico sta cambiando città, mi comunica che la sua presenza era importante per me, e la rabbia che percepisco nel mio coinquilino dopo aver preso della pasta dalla sua dispensa, mi dice che non avrei dovuto prenderla e che la prossima volta sarà il caso di chiedere il permesso prima di farlo. Riguardo questa loro funzione relazionale, secondo Oatley (2007, p. 22), le emozioni “costituiscono i tendini e le articolazioni dei nostri rapporti sociali”, quindi la comunicazione di esse agli altri riveste un’importantissima funzione e può avvenire in due modi: o attraverso il linguaggio non verbale (espressione del viso, movimenti del corpo, tono della voce ecc..) oppure attraverso il linguaggio parlato. Le persone quotidianamente parlano delle emozioni, di quello che sentono o delle inferenze che fanno sui sentimenti altrui e per fare ciò è necessario che siano in grado di concettualizzare e descrivere verbalmente questi stati interni. Secondo questo primo punto di vista, che vede il linguaggio come derivato dalle emozioni, emozioni e linguaggio parlato possono quindi essere visti come due sistemi paralleli che entrano in contatto tra loro quando le emozioni sentite o inferite vengono comunicate all’interno delle relazioni con altri (Bamberg, 1997).
Riguardo il secondo punto di vista, invece, quello che vede l’espressione delle emozioni come dipendenti dal linguaggio emozionale a disposizione, esso parte dal presupposto che il linguaggio rifletta e rappresenti gli oggetti della nostra esperienza, tra cui anche le emozioni, ed è proprio attraverso di esso che si struttura, tra le altre cose, la nostra conoscenza del mondo emozionale. Come sostiene Wierzbicka (1992; 1995a), il linguaggio impone una propria classificazione delle emozioni che influenza l’esperienza emozionale umana, quindi le emozioni e l’esperienza che delle emozioni facciamo, non sono qualcosa di universale che prescinde dalla cultura, ma dipendono strettamente dal modo in cui il nostro linguaggio ci permette di parlare di esse.
Gli studi sulla relazione tra linguaggio ed emozione che si focalizzano su l’una o sull’altra direzione della relazione sono numerosi, ma in questo capitolo ci concentreremo solo sulla seconda delle direzionalità che abbiamo descritto, cercando di capire in che modo e perché il linguaggio può essere considerato alla base della nostra conoscenza delle emozioni.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Emozioni, cultura e linguaggio: come le parole che conosciamo influenzano ciò che esprimiamo
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Clizia De Mitri |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Vanda Zammuner |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 51 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi