Autismo e interventi educativi basati sull'evidenza

Nell'ottobre del 2011 vengono pubblicate le nuove linee guida sui trattamenti dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti, strumento che consente un rapido trasferimento delle conoscenze nella pratica clinica quotidiana per migliorare la qualità dell'assistenza e razionalizzare l'utilizzo delle risorse.
Le linee guida, essendo il risultato di un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti, rappresentano una sintesi delle migliori conoscenze disponibili e possono essere uno strumento di aggiornamento e formazione anche per ogni medico.
E' all'interno del Primo programma Nazionale di Ricerca sulla Salute mentale nell'infanzia e nell'adolescenza" che vedono la luce le linee guida del 2011; l'obiettivo è chiaro e definito: fornire un orientamento, nell'ampio panorama di offerte terapeutiche, su quali sono gli interventi per cui sono disponibili prove scientifiche di valutazione di efficacia (evidence based), articolando le raccomandazioni per la pratica clinica sulla base di queste prove.
L'esigenza di garantire una risposta adeguata ai bisogni terapeutici dei soggetti affetti da autismo nasce dalla consapevolezza della gravità dei quadri clinici associati ai disturbi dello spettro autistico e l'impatto che questi disturbi hanno sulla vita delle persone e delle loro famiglie durante tutto l'arco della vita, nonché, appunto, la difficoltà per gli operatori di orientarsi tra le molte offerte terapeutiche disponibili, spesso inefficaci, illusorie, ingannevoli.
Quindi il presupposto sul quale si fondano queste linee guida è che preso atto della complessità del quadro clinico è auspicabile che interventi specifici, competenze cliniche e interventi abilitativi e di supporto per il paziente e per la sua famiglia siano costruiti su buone prassi, in linea con i principi della prova scientifica.

Gli otto quesiti ai quali il panel multidisciplinare ha cercato di fornire risposte basate su prove scientifiche riguardano:

• gli interventi non farmacologici;
• gli interventi farmacologici;
• la diagnosi precoce;
• i modelli di fornitura di servizi.

I criteri adottati per l'inclusione degli studi sono stati:

• popolazione: età 0-18 anni; diagnosi di disturbi dello spettro autistico
• per tutti i quesiti (eccetto il quesito 7 ) sono stati utilizzati i seguenti studi:
- studi clinici randomizzati controllati (RCT);
- revisioni sistematiche di RCT e di studi osservazionali;
- studi osservazionali di coorte, con coorti concorrenti;
- studi osservazionali di prognosi;

• gli studi utilizzati per il quesito 7 sull'efficacia degli interventi precoci:

- studi clinici randomizzati controllati (RCT);
- revisioni sistematiche di RCT.

Per quanto sia di estrema importanza ogni ricerca trattata nelle Linee Guida, nel presente lavoro io mi limiterò a presentare gli interventi non farmacologici, sottoposti a verifica di efficacia attraverso studi scientifici di adeguata validità.
I suddetti interventi sono:

• interventi mediati dai genitori;
• interventi comunicativi;
• programmi educativi: TEACCH (a matrice comportamentista)
• interventi comportamentali e psicologici strutturati:
- interventi per comportamenti specifici
- terapia cognitivo comportamentale (CBT)
- auditory integration training (AIT)
- musicoterapia
- programmi intensivi comportamentali
• interventi biomedici e nutrizionali:
- diete di eliminazione di caseina e/o glutine
- integratori alimentari
- melatonina
- terapia con ossigeno iperbarico.