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Il progetto di sicurezza complementare ed i limiti giuridico-operativi degli operatori della vigilanza privata

Limiti giuridico – operativi all’attività di guardia particolare giurata

L’attribuzione in capo al settore della vigilanza privata di nuovi e impegnativi compiti di complementarietà nella pubblica sicurezza e di una maggiore collaborazione da parte dell guardie particolari giurate con le forze di polizia, ha riproposto il problema relativo alla natura pubblica o privata, da attribuire all’attività espletata dagli operatori privati; tema tuttora controverso e che si trascina da tempo, caratterizzato da diversi orientamenti giurisprudenziali e dottrinali.
Attribuire natura pubblica all’attività espletata dalle guardie particolari giurate significa conferire o negare lo status giuridico di pubblico ufficiale con le relative problematiche che tale qualità comporta, anche alla luce della recente e rinnovata normativa.

Parte della giurisprudenza propendeva per la tesi pubblicistica sostenendo che le guardie particolari giurate, nell’ambito del servizio svolgono attività di polizia giudiziaria e, pertanto, erano da considerarsi pubblici ufficiali, indicando tra le norme fondanti di tali sentenze, il combinato disposto degli artt. 133 e seguenti del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e dell’art. 255 del Regolamento per l'esecuzione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza di cui al Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635 laddove prevede che le guardie particolari giurate possono stendere verbali soltanto nei riguardi del servizio cui sono destinate.
I verbali redatti dalle guardie giurate che adempiono a funzioni pubbliche hanno un’efficacia probatoria fino querela di falso ex art. 2700 del Codice civile mentre i verbali stesi da operatori in servizio di vigilanza a beni privati fanno fede in giudizio fino a prova contraria.

Tuttavia è importante evidenziare che il Consiglio di Stato ha aggiornato un concetto ulteriore affermando che le guardie particolari giurate “possono esercitare le attività che l'art. 71, secondo comma, del d.P.R. 11 luglio 1980, n. 753, che prevede per il personale addetto all'esercizio, alla custodia ed alla manutenzione delle ferrovie e pertanto - in assenza degli ufficiali, sottufficiali, graduati e guardie della specialità polizia ferroviaria del corpo delle guardie di pubblica sicurezza, nonché degli altri ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria indicati nei commi primo e secondo dell'ex art. 221 del codice di procedura penale - la possibilità di procedere anche alla constatazione dei fatti e alle relative verbalizzazioni”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il progetto di sicurezza complementare ed i limiti giuridico-operativi degli operatori della vigilanza privata

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Sorghi
  Tipo: Tesi di Master
Master in Master in criminologia
Anno: 2012
Docente/Relatore: Luciano Mattarelli
Istituito da: GENUENSIS C.I.C - Consociatio Intellegendi et Communicatio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 41

FAQ

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Parole chiave

pubblica sicurezza
sicurezza privata
sicurezza complementare
testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
guardie particolari giurate

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