Produzione di prodotti cosmetici per pelli atopiche e fortemente danneggiate: formulazione e analisi dell'efficacia attraverso valutazioni strumentali in vivo
Legislazione Cosmetica
Dal 2004 in Europa è stata totalmente bandita la sperimentazione sugli animali a scopi cosmetici, modifica confermata dal Regolamento Europeo 1223/2009 [33].
Nessun prodotto finito o ingrediente cosmetico può essere testato sugli animali. L'industria cosmetica ha quindi messo appunto una serie di possibili test alternativi in vitro, per la valutazione delle caratteristiche biologiche, stabilità e sicurezza dei prodotti cosmetici, e test in vivo su soggetti volontari sani (effettuati sotto in controllo di uno specialista e in accordo con i principi etici della Dichiarazione di Helsinki) per valutare sicurezza ed efficacia.
Diventa fondamentale il ruolo del laboratorio nella valutazione del potenziale di sensibilizzazione e irritazione, due degli effetti collaterali più comuni nell'uomo e al fine di sostituire i test sugli animali, sono stati sviluppati diversi tipi di modelli equivalenti della pelle (test in vitro). [34]
Un approccio estremamente semplificato si basa sull'utilizzo di un singolo tipo cellulare messo in coltura (cheratinociti umani). La principale alternativa in vitro è fornita dai modelli di epidermide ricostituita, in cui i cheratinociti primari sono messi in coltura e esposti all'aria in modo da determinare il loro completo differenziamento. In commercio sono disponibili diversi modelli di epidermide ricostituita accettati dall'UE.
I modelli di cute ricostituita invece sono utili per studiare lo sviluppo della dermatite da contatto indotta dai cosmetici, ma anche per le valutazioni dell'efficacia dei cosmetici valutando per esempio la sintesi di collagene per le formulazioni anti-age. Per quanto riguarda i test in vivo, molto ricorrente è il Patch Test [35], utile per la valutazione del potenziale irritante cutaneo, verifica che non ci siano effetti dannosi in seguito all'applicazione di un prodotto sulla pelle umana.
Altra misurazione ricorrente è quella del contenuto idrico cutaneo, la cui rilevazione può avvenire tramite metodi elettrici (corneometro), metodi meccanici (IR), evaporimetria (evaporimetro e tewameter), e risulta utile nello studio della funzione barriera della cute e nella valutazione dell'efficacia dei trattamenti cosmetici.
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Produzione di prodotti cosmetici per pelli atopiche e fortemente danneggiate: formulazione e analisi dell'efficacia attraverso valutazioni strumentali in vivo
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Informazioni tesi
Autore: | Loredana Sagripanti |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Camerino |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | Chimica e Tecnologia Farmaceutiche |
Relatore: | Piera Di Martino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 93 |
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