Intorno al Paseo del Prado: cronaca e storia di un'esperienza museologica
Le vicissitudini del Museo del Prado e della sua collezione durante la Guerra Civile Spagnola
“El Museo del Prado es más importante que la monarquía y la república juntas”
Distruggere un edificio, un libro o un quadro che simbolizza la storia e il potere di un Paese è considerato una vittoria conquistata dalle truppe nemiche.
Fortunatamente in queste situazioni di barbarie ci sono state comunque persone che credevano nel valore della cultura e della libertà. Tali persone si sono prodigate per salvare e conservare le vestigia del proprio Paese.
Durante la Guerra Civile il tesoro artistico spagnolo fu sottoposto a ogni tipo di pericolo. Molte opere d'arte scomparvero per sempre e molti edifici di valore storico furono distrutti dagli incendi o dalle bombe. È molto difficile stimare esattamente quanto perse la Spagna per quanto riguarda il patrimonio culturale durante la Guerra Civile.
Il centro di Madrid venne bombardato senza scrupoli e molti edifici ne patirono le conseguenze: la Biblioteca Nacional, il Museo Arqueológico Nacional, il Museo de Arte Moderna, l'Academia de Bellas Artes de San Fernando e il Convento de las Descalzas Reales. Me gli attacchi più assurdi lì subì il Museo del Prado. La sera del 16 novembre 1936 diverse bombe incendiarie di origine tedesca si abbatterono sul museo, edificio isolato e di facile localizzazione. Tre bombe caddero sul Paseo del Prado a pochi metri dall'edificio.
Dall'inizio della Guerra e una volta superato il caos iniziale, il Governo della Repubblica mise in atto un piano di protezione delle opere d'arte e dei monumenti in pericolo. I bombardamenti dell'aviazione franchista su Madrid obbligarono le autorità repubblicane a prendere soluzioni eccezionali: per esempio la Fuente de Cibeles fu coperta totalmente da sacchi di avena per salvaguardane l'integrità.
Iniziò così la raccolta di opere d'arte di tutte le regioni, dai musei, dalle chiese, dai conventi e anche dalle collezioni private, con l'obiettivo di salvare i tesori artistici della Spagna repubblicana e preservarli da ogni tipo di pericolo. Molte opere giunsero in pessimo stato e vennero così restaurate, alcune vennero salvate dal dimenticatoio e altre vennero donate alla Repubblica: furono tutte azioni che aiutarono a salvare questo prezioso patrimonio artistico. Per esempio cinque quadri di El Greco, una volta entrati nelle mani della giunta, vennero donati al Museo del Prado dove vennero restaurati.
Anche attraverso la radio vennero trasmessi annunci sull'importanza delle opere d'arte che non erano semplicemente proprietà del singolo ma del popolo intero.
Iniziarono così a giungere nella capitale persone che portavano con loro oggetti di valore artistico: il popolo rispose in maniera molto forte e unita alla chiamata del Governo.
La preoccupazione dell'opinione pubblica internazionale si manifestò in numerose iniziative che avevano come obiettivo quello di smentire le accuse franchiste sulla cosiddetta “barbarie rossa” e di dimostrare il lavoro molto importante svolto dal Governo della Repubblica riguardo la protezione del patrimonio artistico nazionale.
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Intorno al Paseo del Prado: cronaca e storia di un'esperienza museologica
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Informazioni tesi
Autore: | Marianna Stucchi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Teoria, tecnica e gestione delle arti e dello spettacolo |
Relatore: | Giovanni Carlo Federico Villa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 175 |
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