La Genesi del Partito Democratico

La struttura organizzativa interna e delle cariche di partito, i rapporti tra queste e le cariche elettive, i criteri con i quali avviene la selezione delle risorse mobilitate, l'orientamento ideologico e culturale dei suoi membri, rappresentano gli aspetti di rilevanza, per poter determinare le differenze più importanti tra i diversi partiti e, per uno stesso partito, tra fasi diverse della sua storia.
Il Partito Democratico della Sinistra ereditò dal PCI un complesso apparato organizzativo, che in alcuni aspetti presentava somiglianze con le forze socialiste europee del passato, mentre in altri con il tradizionale partito bolscevico da cui si originava.
Fino agli anni cinquanta il Partito Comunista era organizzato in "cellule", cioè poggiava su una base professionale che riuniva tutti gli iscritti impiegati nello stesso luogo, tipicamente gli operai della fabbrica: negli anni '30 e '40 questa struttura si adattava molto bene alle esigenze di clandestinità su cui doveva confrontare il partito, dato che facilmente ci si poteva incontrare, comunicare e far circolare informazioni stando nello stesso luogo di lavoro. Dagli anni '50 la struttura si modificò: la struttura venne organizzata in sezioni come unità di base fondamentali, e per ambire a nuovi obbiettivi in materia di attivismo e partecipazione politica. Alla fine degli anni sessanta, i movimenti studenteschi e l'esplosione di quelli sociali, misero in seria difficoltà l'attività delle cellule, le quali non poterono garantire un impegno concreto in materia di direzione politica nei confronti di coloro che attivamente parteciparono a questi movimenti.
Il principale compito delle unità di base era quello di reclutare iscritti, di selezionare i quadri e di intraprendere un percorso di carriera politica all'interno del partito.