Le riserve nel diritto societario italiano e gli IAS
Le somiglianze con la riserva soprapprezzo
La riserva generata con tali versamenti è priva di disciplina legislativa esplicita e di conseguenza ci si chiede quali norme le si debbano applicare. Più nello specifico, ci si domanda quale è quella riserva con la quale riscontra più similitudini, in quanto non ci si deve dimenticare che le poste del netto si caratterizzano per una loro disciplina tipica e vincolante.
In dottrina e in giurisprudenza si sono riscontrate varie soluzioni: da un lato, si è proposto di applicare la disciplina della riserva legale, in quanto è possibile intravedere un’identità di funzione tra i conferimenti in senso proprio e tecnico (capitale sociale) e i conferimenti a patrimonio fuori capitale sociale, applicando di conseguenza a questi ultimi le stesse regole del rimborso del capitale sociale (delibera dell’assemblea straordinaria, pubblicità e opposizione dei creditori); dall’altro, la dottrina maggioritaria ed una recente sentenza della Cassazione, ritengono invece che questa riserva debba essere soggetta alla stessa disciplina della riserva da soprapprezzo, seppure sia “personalizzata”.
Secondo la giurisprudenza ora menzionata, l’analogia tra apporti di patrimonio e soprapprezzo è evidente; il socio, infatti, sia che versi un soprapprezzo al momento della sottoscrizione delle azioni sia che apporti entità patrimoniali indipendenti dall’emissione di azioni, mette a disposizione della società mezzi economici per lo svolgimento dell’attività di impresa in vista dei risultati cui è chiamato a partecipare.
Ciò sembra spiegare anche il perché l’apporto aggiuntivo possa non essere proporzionale alla partecipazione al capitale. Infatti, in tutti i tipi di società è possibile derogare al rapporto di proporzionalità tra conferimento e partecipazione ai risultati della società e tale deroga non è soggetta ad alcun vincolo di procedura o di forma quando discende da un comportamento spontaneo del socio. Anche la disciplina della riserva soprapprezzo, comunque, non è pienamente coerente con la natura giuridica dei versamenti a patrimonio fuori capitale sociale.
Specificamente, si nota il fatto che i versamenti in conto capitale, al momento della loro introduzione dipendono dal consenso del socio e dopo il loro versamento, invece, dipendono dalle regole di funzionamento della società e dall’assemblea ordinaria; e che i versamenti possono essere effettuati da alcuni soci o in proporzione differente tra gli stessi. [...]
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Le riserve nel diritto societario italiano e gli IAS
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Radi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Mario Bussoletti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 198 |
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