Le operazioni straordinarie nei processi di ricambio generazionale

Numerose sono le imprese familiari italiane che devono affrontare, in questi anni, il non facile processo di ricambio generazionale. La scarsità, nel nostro Paese, di soggetti specializzati in grado di aiutare gli imprenditori in tale fase delicata e l’attuale crisi finanziaria ostacolano però l’evento, spesso ritardandolo.
Un valido supporto, alle imprese desiderose di superare con successo tale momento, è fornito dagli strumenti di finanza straordinaria. In dettaglio, il presente lavoro tratta le operazioni di family buy-out (FBO) e di management buy-out/in (MBO/IN) – due varianti della tecnica del leveraged buy-out (LBO) – come possibili soluzioni ai noti problemi che le nostre imprese familiari devono affrontare durante i processi di ricambio e non solo. Tali operazioni, inoltre, consentono all’impresa familiare di aprirsi al capitale di terzi, spesso investitori istituzionali in attività di private equity, traendo molteplici vantaggi che si traducono in una migliore capacità di affrontare le sfide della concorrenza internazionale e, nel tempo, in maggior valore per gli azionisti.
Il FBO – nell’ambito del processo di successione – è una tecnica che, nella famiglia, permette di contenere l’effetto della deriva generazionale ed i contrasti tra i soci familiari, con l’obiettivo di mantenere un nocciolo duro governante.

Il MBO, invece, consente a soggetti dotati di capacità ed esperienza (solitamente i manager) di acquisire la titolarità dell’azienda. L’imprenditore/fondatore è spesso favorevole ad un’operazione di MBO poiché i manager – già impegnati in azienda – sono, generalmente, molto legati all’impresa e detengono gran parte della conoscenza, appannaggio della sola famiglia.

Il MBI, d’altro canto, coniuga gli interessi di dirigenti estranei all’impresa, anche concorrenti, con la volontà dell’imprenditore/fondatore di cedere l’azienda per capitalizzarne il valore.