La riduzione del rischio di errore all'interno del blocco operatorio dell'ASL1 Imperiese, basato sulla conoscenza, sulla prevenzione, sulla gestione degli eventi. L'intervento tempestivo e l'analisi di gruppo per evitare che si ripresenti la circostanza
Le Responsabilità dell'infermiere nella gestione del rischio clinico
Il personale infermieristico, si ritrova spesso a dover gestire situazioni di eventuale rischio durante lo svolgersi della propria attività quotidiana ne reparti di degenza o nelle UU.OO. di appartenenza.
Ecco così nascere la necessità di descrivere un determinato contesto di responsabilità riferendosi al “codice deontologico” ed alla principale legislazione di interesse.
Per quanto concerne il codice deontologico della professione si evincono diversi punti ove la figura professionale si pone quale elemento attivo e protagonista, mai passivo, nei processi di identificazione e analisi dei possibili eventi avversi potenzialmente dannosi sia per gli stessi colleghi che per i pazienti.
Di seguito riporterò gli articoli più rilevanti dell'ormai “vecchio” codice del 1999, ma significativo in termini di questa materia:
Art. 3.4: “L’infermiere si attiva per l’analisi dei dilemmi etici vissuti nell’operatività quotidiana e ricorre, se necessario, alla consulenza professionale e istituzionale contribuendo così al continuo divenire della riflessione etica”.
Art 3.5: ”L'agire professionale non deve essere condizionato da pressioni o interessi personali provenienti da persone assistite, altri operatori, imprese, associazioni, organismi. In caso di conflitto devono prevalere gli interessi dell’assistito”.
Art 4.9: ”L'infermiere promuove in ogni contesto assistenziale le migliori condizioni possibili di sicurezza psicofisica dell'assistito e dei familiari”.
Art 6.3: ”L'infermiere, ai diversi livelli di responsabilità, di fronte a carenze o disservizi provvede a darne comunicazione e per quanto possibile, a ricreare la situazione più favorevole”.
Art 6.4: ”L'infermiere riferisce a persona competente e all'autorità professionale qualsiasi circostanza che possa pregiudicare l'assistenza infermieristica o la qualità delle cure, con particolare riguardo agli effetti sulla persona”.
Art 6.5: ”L'infermiere ha il diritto e il dovere di segnalare al Collegio le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure o il decoro dell'esercizio professionale”.
Tale legislazione lascia spazio per qualche riflessione:
L'esercizio professionale infermieristico è fondato sul rispetto dei diritti fondamentali della persona (diritto alla vita, libertà e dignità), nonché deve attenersi alle conoscenze scientifiche (evidence based practice) e ai valori etici fondamentali (rispetto dell'autonomia della persona, non nuocere, bene dell'assistito).
In caso di dilemmi etici che scaturiscono nell'operatività quotidiana l'infermiere si attiva per l'analisi e la loro risoluzione, ricorrendo, se necessario, alla consulenza di colleghi esperti o delle istituzioni (Comitato etico, Ordine professionale).
L'esercizio professionale dell'infermiere non deve essere condizionato da pressioni derivanti da terzi (compresi i colleghi e gli altri operatori). In caso di conflitto all'interno dell'équipe devono prevalere sempre gli interessi del paziente. Una lettura più estensiva dell'Art. 3.5 del codice infermieristico fa rientrare tra "gli interessi" del paziente la tutela dei suoi diritti fondamentali, compreso quello di far valere, in sede giudiziale, il diritto ad essere risarcito in caso di danno alla propria salute causato da malpractice. L'infermiere ha l'obbligo di denunciare al proprio ordine professionale, all'autorità o persona competente fatti, condizioni, circostanze che pregiudicano la qualità delle cure erogate e che causano effetti sulle persone assistite.
I rapporti all'interno dell'équipe assistenziale, anche tra professionalità diverse, devono essere improntate al rispetto delle specifiche competenze, alla collaborazione reciproca, mantenendo sempre la centralità dell'interesse del paziente.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La riduzione del rischio di errore all'interno del blocco operatorio dell'ASL1 Imperiese, basato sulla conoscenza, sulla prevenzione, sulla gestione degli eventi. L'intervento tempestivo e l'analisi di gruppo per evitare che si ripresenti la circostanza
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Informazioni tesi
Autore: | Manuela Dibenedetto |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master in management e funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie |
Anno: | 2010 |
Docente/Relatore: | Antonio Buscemi |
Istituito da: | Università Telematica TEL.M.A. |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 80 |
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