Profili manageriali di gestione del capitale intellettuale in Cina

Uno degli aspetti che bisogna inevitabilmente affrontare per entrare in relazione con la Cina è quella di Guanxi.
A livello etimologico il termine significa “porta d’ingresso in una gerarchia o gruppo”.
La definizione più completa è quella coniata congiuntamente da Ying Lun So e Antony Walker dell’università di Hong Kong: “Le relazioni nelle economie occidentali oliano le ruote del business, ma non rappresentano né un modello organizzativo né un elemento sostitutivo della legislazione commerciale. Nella società cinese invece le guanxi rappresentano tutto ciò in odo complesso: un metodo di organizzazione dell’economia, un’alternativa alle risoluzioni giuridiche. In Occidente le relazioni di business sono basate sulla cultura di business e possono essere tanto di natura personale quanto esclusivamente pragmatiche e utilitaristiche. Le relazioni sociali o famigliari sono regolate in un ambito separato, che attiene alla sfera privata dei rapporti sociali e famigliari. In Oriente invece non c’è dicotomia tra i due ambiti: le guanxi rappresentano l’unica tipologia di relazione possibile, estendendosi tanto al mondo del business quanto alla sfera delle relazioni parenterali. La natura delle guanxi è indivisibile, pragmatica personale e utilitaristica al contempo”.
L’espressione più evidente delle guanxi riguarda la tensione ad entrare in un buon network personale. Una volta raggiunto un impiego stabile, il network relazionale creato negli anni di studi universitari serve al manager cinese per velocizzare pratiche burocratiche o attingere a informazioni chiave.
Non necessariamente le guanxi devono essere dirette, ma si possono utilizzare anche le guanxi altrui per raggiungere un determinato obbiettivo.
Dal punto di vista degli occidentali che arrivano in Cina ciò che è indispensabile sapere è che nessuna relazione di business può prescindere dalla costruzione di un legame personale.
Capire l’esistenza e il significato di questo termine è necessario per chiunque voglia avere un’esperienza proficua in Cina. Questo non vuol dire che ogni manager occidentale mandato in Cina deve crearsi una sua guanxi.
La rete di scambi di favori, guanxi prevede dunque che ogni favore venga ricambiato, ma non necessariamente subito, che potrebbe essere visto come un desiderio di chiudere, di volersi liberare di quello che invece si vuole costruire come una relazione durevole.
Nel mondo degli affari compaiono a volte anche personaggi che pretendono di mettere la loro guanxi a disposizione di altri, ad esempio per ottenere più velocemente autorizzazioni, concessioni, negoziati, ma raramente questo funziona, si tratta di strumentalizzazioni che escono dal sistema culturale tradizionale.
Si potrebbe dunque, asserire che guanxi è condizione necessaria, ma non sufficiente, per raggiungere dei risultati in modo congiunto. Senza questo legame personale, lavorare con i cinesi risulterebbe estremamente logorante in termini di tempo e capitale.